PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. “Vicino alle istanze delle associazioni sportive del nuoto casertano. Occorre un cambio di rotta da parte dell’Ente provinciale e delle parti coinvolte”: così il Consigliere provinciale Gianluigi Santillo.

“E’ tempo di essere quanto più vicini alle istanze di tutti coloro che vivono un momento di difficoltà per le vicende a tutti noi meglio note negli ultimi tempi”.

“Faccio mie le istanze delle associazioni sportive del nuoto casertano, occorre un cambio di rotta da parte dell’Ente provinciale e delle parti coinvolte – a dichiararlo il Consigliere provinciale Gianluigi Santillo in una nota stampa a tutela delle associazioni sportive della provincia che stanno attraversando anch’esse un momento delicato a seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19. Chiedo a tutte le parti coinvolte di intavolare un confronto che possa portare nel più breve tempo possibile alla risoluzione della problematica. E’ tempo – conclude Santillo – di essere quanto più vicini alle istanze di tutti coloro che vivono un momento di difficoltà per le vicende a tutti noi meglio note negli ultimi tempi.”

Qui di seguito la missiva inviata all’AGIS dalle Associazioni per mezzo del loro legale:
Spett.le A.G.I.S., ho ricevuto mandato dal comitato associazioni stadio del nuoto di Caserta, in persona del legale rappresentante p.t. sig. Mazzoletti Vincenzo, di tutelare i diritti dei soggetti promotori minacciati dalle ripetute condotte antigiuridiche di questo ente che definirei dispotiche ed antitetiche ai principi cardini della contrattualistica. Mi riferisco in particolare alla delibera del consiglio di amministrazione del 20.05.2020 che ha sancito la volontà di A.G.I.S. di equiparare la condizione giuridica delle proprie convenzionate a quella dei soggetti gestori di impianti sportivi pubblici, in tal modo ritenendo ad esse applicabili le previsioni contenute all’art. 95 decreto legge 18/2020, convertito in legge 27/2020, successivamente modificato dall‘art. 216 decreto legge 34/2020. Con tali provvedimenti, infatti, il governo avrebbe inteso far fronte alle conseguenze infauste, sotto il profilo economico, della chiusura delle attività sportive praticate nelle strutture pubbliche, prevedendo in origine prima la sospensione dei pagamenti dei canoni di locazione e/o concessori dovuti dagli enti affidatari della gestione dei predetti impianti fino al 31.05.2020, termine poi prorogato al 30.06.2020, e poi il versamento di tali importi in un’unica soluzione entro il 30.06.2020 o mediante 5 rate a decorrere dal mese di giugno, previsione anch’essa modificata con proroga del pagamento al 31.07.2020 in un’unica soluzione o in 4 ratei a decorrere dal mese di luglio. Sennonché le associazioni convenzionate con A.G.I.S. ed operanti presso lo stadio del nuoto di Caserta non rientrano tra i soggetti destinatari di tale normazione, poiché se è vero che esse sono parti di rapporti concessori, è altrettanto vero che tali singoli accordi non attribuiscono alcuna potestà gestoria dell’impianto, limitandosi a regolamentare il solo utilizzo degli spazi acqua (le corsie) concessi loro dall’ente gestore. Quest’ultimo è l’unico soggetto depositario di tale potere, dato peraltro espressamente esplicitato all’art. 2 del suo statuto costitutivo, potendo escludersi pertanto la ricorrenza del titolo in virtù del quale le mie clienti dovrebbero considerarsi destinatarie dei provvedimenti governativi che hanno ispirato la delibera del 20.05.2020. Riguardo, perciò, le presunte partite economiche maturate durante il periodo di chiusura delle attività che A.G.I.S. intenderebbe recuperare secondo le prescrizioni dettate dalla decretazione d’urgenza, andrebbe piuttosto richiamata la norma codicistica disciplinante l’ipotesi della impossibilità sopravvenuta (art. 1256 cc.) nei rapporti sinallagmatici, a mente della quale l’obbligazione si estingue allorquando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Ipotesi del tutto sovrapponibile a quanto realmente accaduto durante la chiusura della struttura, che ha reso impossibile l’esecuzione della prestazione per cui A.G.I.S. si era obbligata nelle singole convenzioni stipulate con le promotrici del comitato. Consegue che qualsiasi richiesta di pagamento direttamente collegata alla delibera cda del 20.05.2020 vada ritenuta inopportuna, illegittima e priva di fondamento giuridico. Altrettanto degna di censura è la condotta praticata da A.G.I.S. nell’adozione dei provvedimenti, anch’essi rigorosamente unilaterali, con i quali si è inteso rimodulare la riapertura al pubblico dello stadio del nuoto per la data del 25.05.2020. Sorvolando momentaneamente sulla deprecabile esclusione di tutte le mie assistite da ogni tavolo di confronto utile a discutere, suggerire e condividere le modalità operative dei protocolli sanitari concepiti dall’unità di crisi della regione Campania, pur essendo le medesime direttamente coinvolte nel quotidiano contatto sociale con l’utenza, si impone un’ulteriore menzione critica riguardo le pesanti conseguenze economiche che le scelte di A.G.I.S. hanno indotto, segnatamente quelle che hanno interessato l’originario piano vasca fino a stravolgerlo del tutto. Mi riferisco alla disposizione adottata il 22.05.2020 con la quale si sono volute annullare diverse ore di utilizzo riservato delle corsie, peraltro già convenzionalmente concordate, che determina una insostenibile contrazione dei ricavi, aggravata, se possibile, dalle ingiustificate pretese economiche della concedente, del tutto insensibile nei riguardi di una situazione di diffusa emergenza sociale che mina la vita stessa delle associazioni. Vi è più che in alcuni casi l’utilizzo delle corsie risulta addirittura definitivamente cancellato, a discapito di quei soggetti che operavano limitatamente a quelle ore, anch’esse convenzionalmente assegnate. Anche tale provvedimento, di adozione unilaterale, incondiviso ed a tutto dire ingiustificato, non manifesta alcuna considerazione dei patti convenzionali, prevaricati come in altre occasioni da una volontà giuridicamente dispotica ed insensibile al rispetto dei diritti acquisiti dei contraenti. In tal senso, perciò, ci si riserva le dovute valutazioni riguardo la possibilità di agire per il risarcimento dei danni determinati dai mancati incassi ricollegabili alle violazioni negoziali poc’anzi contestate e per il rispetto dei diritti contrattualmente acquisiti. In ogni caso, ritenuto che le associazioni promotrici del comitato da me assistito continuano ad essere animate da un residuo intento di confrontarsi sulle tematiche finora dibattute e considerato l’indispensabile contributo che esse prestano nell’opera di promozione dello sport nella provincia di Caserta, vi rappresento la disponibilità ad ascoltare le eventuali proposte che questo ente vorrà mettere in campo per il prossimo imminente futuro, sempre che le medesime presuppongano la revoca incondizionata della delibera del cda datata 20.05.2020, nella parte riguardante la riscossione del canone concessorio relativo ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, lo stralcio della disposizione del 22.05.2020 a firma della presidenza A.G.I.S. che ha deciso il ridimensionamento orario del piano vasca originario e la proroga fino al 30.06.2022 dei termini di validità delle convenzioni attualmente fissati al 30.06.2021, rivisitate economicamente in favore delle associazioni, di talché sia consentito loro di recuperare le ingentissime perdite economiche conseguenti alla sospensione delle attività sportive e continuare così nell’opera di promozione dello sport nella provincia di Caserta. Nell’attesa porgo i miei più cordiali saluti. Avv. Pasquale Caiazza

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