Venafro / Isernia. Variante di Venafro – Nunziata Lunga, Testamento (Alt): “Ho richiesto tavolo istituzionale tra Mims, Regione Molise e Anas per il reperimento delle risorse e la ripartenza dell’iter”.
“Questa mattina ho inviato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili (MIMS) Enrico Giovannini per sapere quali iniziative intenda intraprendere al fine di avviare urgentemente un tavolo istituzionale con Regione Molise e Anas per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a far ripartire l’iter per l’esecutività e la realizzazione della variante di Venafro – Nunziata Lunga, meglio conosciuta come bretella di Ceppagna». A dichiararlo Rosa Alba Testamento, Portavoce molisana di “Alternativa” alla Camera dei deputati.
«A fronte della sua definitiva approvazione nel 2016 – continua la Portavoce – l’accantonamento del progetto della bretella in questi anni da parte della Regione Molise risulta essere illogico, soprattutto perché consentirebbe di ridurre l’alta densità di traffico presente su via Colonia Giulia, con ricadute sicuramente positive in tempi brevi sul livello di inquinamento atmosferico, almeno per la parte prodotta dal traffico veicolare.
n pratica – prosegue – si tratta di una infrastruttura che porterebbe reali benefici alla città di Venafro e ai suoi cittadini, che da anni combattono contro l’emergenza ambientale del territorio, al contrario di altre opere pubbliche che continuano a essere “caldeggiate” nonostante rappresentino vere e proprie sciagure per il territorio e le finanze pubbliche e si candidino a essere le ennesime calende greche ».
«L’impatto positivo che la bretella avrebbe sulla qualità dell’aria è testimoniato anche dal fatto che inizialmente il progetto era stato inserito nel Piano Regionale integrato per la Qualità dell’Aria (PRIAMO) tra gli interventi da realizzare per mitigare gli effetti dell’inquinamento ambientale nella città di Venafro, per poi inspiegabilmente sparire nell’ultima sua versione approvata nel 2019, una decisione che già allora fu presagio della totale inefficacia e inutilità del PRIAMO rispetto al risanamento ambientale di Venafro e dell’intera Piana» – conclude Testamento