L’uomo che vende i sogni: il 25 novembre 2021 un anno dalla scomparsa del più grande di tutti. VIDEO.

Diego il simbolo per eccellenza del giuoco del calcio: controverso, eccentrico, eccessivo, riusciva comunque ad attrarre magneticamente tutti gli appassionati di calcio.

“Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perchè loro sono come ero io a Buenos Aires”. Diego Armando Maradona (D10S) arriva in Europa, al Barcellona, nel 1982 e ci rimane due sole stagioni, prima di essere acquistato dal Napoli di Ferlaino. In Italia, con la maglia del Napoli vivrà sette anni incredibili, tra molte gioie – 2 Scudetti, 1 Coppa UEFA e 1 Supercoppa d’Italia – e dolori (scandali, eccessi, vita spericolata). Ma soprattutto, Maradona regalerà ai napoletani felicità e orgoglio.

Il Pibe de Oro, il numero 10 della storia del calcio mondiale, scomparso un anno fa il 25 novembre del 2020. Geniale, mascalzone, angelico, infantile, polemico, contraddittorio, guascone, adulatore, passionale, immortale… e leggendario! Diego Armando Maradona è tutto questo insieme, anche se amava definirsi più semplicemente “l’uomo che vende i sogni”.

Il suo scopritore Francis Cornejo, il suo migliore amico in gioventù, Goyo Carrizo, il suo amico procuratore Jorge Cyterszpiler, ai due c.t. dell’Argentina, Menotti e Bilardo, il suo carissimo amico Bruno Giordano, il regista Emir Kusturica che ha girato un film su di lui…

Maradona è stata, insomma, un’icona calcistica a sé. Controverso, eccentrico, eccessivo, riusciva comunque ad attrarre magneticamente tutti gli appassionati di calcio. Anzi, oggi è uno dei simboli stessi di questo gioco, forse il simbolo per eccellenza.

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