ALVIGNANO / PIEDIMONTE MATESE / TEANO. Raccolta rifiuti a rischio in 5 comuni del casertano: nuova interdittiva antimafia alla Termotetti.

L’allora blitz della Finanza portò in carcere per corruzione, in relazione ad appalti truccati con la società dei rifiuti, gli allora sindaci di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e di Alvignano Angelo Di Costanzo.

La Prefettura di Caserta ha provveduto a notificare il provvedimento ad una nota società dedita alla raccolta dei rifiuti, la Termotetti ed a cinque comuni del casertano dove la stessa effettua il servizio, Casagiove, Piedimonte Matese, Galluccio, Teano e Alvignano. Gli stessi enti sarebbero ora tenuti a rescindere il contratto di appalto con la società di Gioia Sannitica, che vede il dominus in Luigi Imperadore e direttore operativo Francesco Raucci, finiti poi in carcere ma attualmente scarcerati. La prefettura avrebbe accertato tentativi di infiltrazioni camorristiche del clan camorristico dei Casalesi nella gestione dell’azienda matesina, che opera non solo nel casertano ma anche in altre parti d’Italia. Un caso clamoroso che la coinvolge scoppiò nel settembre 2016 quando ci fù un blitz della Guardia di Finanza che portò in carcere per corruzione, in relazione ad alcuni appalti truccati finiti proprio alla società dei rifiuti, gli allora sindaci di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e di Alvignano Angelo Di Costanzo, all’epoca dei fatti anche Presidente della Provincia, ora entrambi scarcerati ma dimessisi dalle cariche, e l’ex primo cittadino di Casagiove Elpidio Russo. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica sammaritana, portò al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per circa un milione e mezzo di euro. Solo a marzo 2017 la Procura ottenne dal Gip la nomina, almeno per per sei mesi, di un Commissario Giudiziale, avendo accertato a carico degli stessi soggetti una “colpa di organizzazione” legata alla mancata predisposizione “di modelli idonei a prevenire la commissione di reati”. Scaduto il commissariamento, la Termotetti è tornata nelle mani dei vecchi proprietari, ed il mese scorso ha ricevuto una proroga di tre mesi dal Comune di Teano (scade il 31 marzo prossimo), nonostante non fosse ancora stata inserita nella “white list” della prefettura.

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