Casapulla. Non passa il bilancio, sindaco Sarogni a casa: anche pezzi della maggioranza gli voltano le spalle. Segretario è Pietro Dragone: è stato in servizio anche ad Alife e Pietravairano.
Sarogni avrebbe potuto dimettersi, poichè sapeva già di non avere i numeri, ma ha preferito “cadere” in consiglio comunale sperando in una illuminazione…
Non viene votato (favorevolmente) il bilancio preventivo per il corrente anno 2018 e, come si sa, questo è motivo di scioglimento del civico consesso. Difatti allo stato attuale il giovane sindaco Michele Sarogni sarebbe ufficialemnte decaduto dall’incarico, anche e soprattutto per colpa di pezzi dlla sua stessa maggioranza, che non hanno votato l’atto contabile portato in assise dopo il vaglio dell’esecutivo guidato dallo stesso Sarogni. A certificare in assise la mancanza dei voti sufficienti a deliberare il bilancio il segretario Pietro Dragone, professionista di Caserta, che è stato in servizio anche ad Alife fino al 2016, oltre che a Pietravairano, Comuni in convenzione. Del gruppo consiliare “Casapulla domani” vittorioso nel 2014 votato favorevolmente lo stesso primo cittadino Sarogni e i consiglieri Anna Di Nardo, Miriam Fortunato, Pietro Di Marcello, oltre al presidente del consiglio Michele Sorbo di “Cittadini attivi”. Astenuti i consiglieri della minoranza Santa Santillo del Movimento 5 Stelle e Nicola Belluomo di “Uniti per Casapulla”. Hanno invece votato convintamente contro il capogruppo di maggioranza Luigi Tecchia e i consiglieri di “Campania libera”, Luigi Bosco, Marialaura Buro, Francesco Sorbo e Marco Santamaria.