Aversa / Ponticelli. Attivista gay ucciso e fatto a pezzi, ritrovata la mano sinistra nel garage di Ponticelli: si cerca ancora per trovare la testa della vittima.
Intanto la trans polacca Heven Grimaldi è stata nuovamente interrogata in Procura: ha fornito dettagli sugli asciugamani bagnati ritrovati in casa al suo rientro da Bari l’8 luglio, giorno successivo alla morte di Vincenzo.
I Ris di Roma stanno ancora cercando nell’autolavaggio abusivo ricavato da un garage in una palazzina popolare a Ponticelli, nel napoletano, teatro dell’occultamento del cadavere dell’attivista gay Vincenzo Ruggiero, 25enne di Parete, assassinato dal compagno della trans, Ciro Guarente, già militare della Marina ora dipendente civile. Il Gaurente aveva ucciso il Ruggiero, commesso presso il Centro Commerciale Campania, la sera del 7 luglio scorso nella casa di Aversa della bella trans polacca Heven, in quel momento fuori città: poi aveva trasferito il corpo del ragazzo a Ponticelli e qui fatto a pezzi e cosparso di acido. L’allarme della famiglia ed il ricorso alla famosa trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, senza nessun esito ovviamente. Ad essere stato appena ritrovato, ora, sono altri pezzi del corpo della vittima, cioè la mano sinistra e alcune dita, nascosti in un tombino del garage che il Guarente aveva murato con della calce. Ma da qualche giorno, prima del ritrovamento del cadavere, gli abitanti del quartiere avevano lamentato un odore nauseabondo che proveniva proprio dal tombino. Da qui l’allarme ed il ritrovamento: non trovata, però, ancora la testa della vittima, tra la disperazione dei parenti che non sono riusciti ad avere il loro congiunto tutto intero.