GIOIA SANNITICA / ALVIGNANO / PIEDIMONTE MATESE. Inchiesta “Assopigliatutto”, un perito da Milano analizzerà i contenuti dei telefonini delle persone indagate: coinvolti Cappello, Di Costanzo, Simonetti, Imperadore e tanti altri..
Nell’inchiesta sono stati coinvolti, fra gli altri, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, tutt’ora colpito da provvedimento di divieto di dimora in provincia (sta dimorando a Napoli, dove ha un altro suo studio legale), quello di Alvignano, Angelo Di Costanzo (sta dimorando a Telese Terme).
Nello sviluppo dell’inchiesta giudiziaria denominata “Assopigliatutto”, che ha gettato nello scompiglio diverse amministrazioni comunali (a Piedimonte Matese con Sindaco Vincenzo Cappello è arrivato addirittura lo scioglimento e successivo commissariamento), ma non solo (anche l’Ente provincia di Caserta ha subito un ridimensionamento con la nomina a presidente facente funzioni il consigliere piu anziano, il Sindaco di Dragoni, Silvio Lavornia), arriva finalmente la nomina di un perito che curerà i dati contenuti nei supporti elettronici, in particolare i telefonini.L’esperto proviene da Milano e dovrebbe iniziare il suo lavoro solo nell’anno nuovo, il prossimo 23 gennaio 2017, quando saranno copiati i dati contenuti all’interno dei vari supporto elettronici, come telefonini, tablet, notebook ed altro, sequestrati agli indagati al momento dell’arresto. Si scoverà sui segreti Gino Imperadore, la figura chiave di tutta l’inchiesta, l’amministratore del potente gruppo Termotetti di Gioia sannitica, ancora oggi agli arresti domiciliari. I comuni del Matese sono stati coinvolti per gli affidamenti diretti, e facili, concessi alle aziende del sodalizio gioiese, in particolare per la gestione del sservizio raccolta rifiuti, un sistema di affidamento del tutto anomalo, come valutato dalla Procura sammaritana, che puntava al rinnovo di precedenti incarichi giustificando la procedura facilitativa con la “somma urgenza” anzichè procedere a regolare avviso pubblico e gara d’appalto per l’espletanto del servizio (quella ultima al Comune di Piedimonte Matese si tenne nel 2013). Nell’inchiesta sono stati coinvolti, fra gli altri, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, tutt’ora colpito da provvedimento di divieto di dimora in provincia (sta dimorando a Napoli, dove ha un altro suo studio legale), quello di Alvignano, Angelo Di Costanzo (sta dimorando a Telese Terme), domiciliari per altri amministratori, tanti invece colpiti da avvisi di garanzia, come Marcellino Iannotta, Costantino Leuci, Attilio Costarella, Pinuccio Simonetti.