Guardia Sanframondi. Al via i “Riti Settennali” con la penitenza del Rione Croce: il clou domenica 25 agosto con la processione dei battenti.

Manifestazione, forse unica al mondo, risale ad oltre quattro secoli fa. L’immagine della Madonna dell’Assunta era portata in processione solo quando lo chiedeva il popolo per i propri bisogni spirituali e temporali. Poi, dopo la II guerra mondiale…

Hanno preso il via stamane a Guardia Sanframondi i “Riti Settennali 2024“, evento unico nel suo genere e di forte sacralità che richiama ogni sette anni (manifestazione che si tiene, appunto, ogni 7 anni) migliaia di persone da tutto il mondo nel piccolo centro del Sannio.

Un momento di grande devozione e fede per la locale comunità, che si riunisce e si ritrova in un percorso di conversione. Ad aprire l’evento religioso in onore dell’Assunta il Rione Croce con la processione di penitenza, partita dalla Chiesa di San Rocco, ma seguirà un ricco programma per tutta la settimana fino alla processione dei battenti di domenica 25 agosto.

In questa festa non ci sono luminarie, nè bancarelle tantomeno giochi ed attrazioni particolari, come i fuochi pirotecnici, ma tutto l’evento è incentrato sulla penitenza, tiene a precisare il comitato dei Riti Settennali di Penitenza in onore dell’Assunta.

Dopo la seconda guerra mondiale, i Riti Penitenziali hanno avuto una cadenza settennale, forse tenendo conto dell’anno di emissione o sabbatico ebraico. Pertanto, da oltre mezzo secolo orami ogni sette anni l’intero paese si trasforma in un unico dove tantissime persone vengono chiamate nella giornata della processione generale con la statua della Madonna (25 agosto) a inscenare i “misteri”, rappresentazioni sacre tratte dalla Bibbia, dalla vita dei Santi, dal catechismo e dalla storia della Chiesa.

Tra i misteri quello che da il senso a tutta la celebrazione settennale è quello dei flagellanti e dei “battenti”, fedeli incappucciati che indossano sai bianchi, di ogni estrazione sociale, età, uomini e donne, che si percuotono il petto, fino a farlo sanguinare, con una “spugna”, ovvero un pezzo di sughero da cui fuoriescono numerose punte di spilli, senza i quali, leggenda narra, la statua della Madonna non si riesce a sollevare per portarla in processione.

Organizzazione curata al Comitato dei Riti, presieduto dal parroco del paese con la partecipazione di tutti i membri dei quattro Comitati Rionali: Croce, Portella, Fontanella e Piazza.

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