PIEDIMONTE MATESE / BENEVENTO / VENAFRO. “Il riconoscimento della nostra identità storico-culturale”: l’impegno del Comitato Molisannio.
Il Nuovo (Grande) Sannio… è la Benevento che torna ad essere un faro dell’entroterra: non quella odierna, che esiste esclusivamente in funzione di Napoli o di Salerno.
“Un Nuovo Sannio, come suggerisce il titolo dell’articolo. Un nuovo corso di un antichissimo territorio e una nuova prospettiva per la popolazione Sannita. Un’altra Benevento? Assolutamente no, giammai! La Nostra Benevento non ha bisogno di essere altro da sé, un qualcosa di diverso da quello che è già stato”. Così in una nota il “Comitato Molisannio” – Comitato “di fatto”, ancora non formalmente costituito sebbene già attivo – che ha voluto porre una riflessione sulle prospettive del territorio sannita- “L’augurio – scrivono i membri – è di poter sviluppare un ragionamento ed un percorso maggiormente articolati in futuro”.
“La Nuova Benevento è la Benevento che torna ad essere un faro dell’entroterra , un luogo ammantato di Storia (la S maiuscola è obbligatoria), di Tradizioni e di Cultura. La Vera Benevento non è quella odierna, che esiste solo ed esclusivamente in funzione di Napoli o di Salerno, che è costretta a piegarsi a logiche mercantili, che non valorizza ciò che di buono ha e quanto di straordinario potrebbe dare. La Vera Benevento può e deve combattere per il Sannio e per i territori Sanniti. Incontreremo ostacoli, ma, convinti della nostra identità, proseguiremo la Nostra impresa. Ci auguriamo che il nostro intento possa essere condiviso anche dai comuni e province limitrofe.
Non possiamo astenerci, non dobbiamo astenerci! È un dovere impostoci dalla storia: dobbiamo impegnarci – conclude il Comitato – per il riconoscimento della nostra identità storico-culturale in modo che essa non venga assegnata all’oblio. La nostra cultura ci accomuna alle popolazioni molisane! Le logiche politiche hanno mortificato il nostro territorio! Noi, Nuovo (Grande) Sannio! Che non sia solo la politica a fare la battaglia, facciamoli Noi, Sanniti!”