PIEDIMONTE MATESE. Mercoledì 24 luglio convocata l’assemblea generale all’Ente montano matesino: quale mozione otterrà la maggioranza?

Non da escludere che vada deserta l’assemblea del 24 luglio per poi presentare una nuova candidatura unitaria.

Il prossimo mercoledì 24 luglio è stata convocata l’assemblea dei sindaci, o loro rappresentanti, dei 17 Comuni dell’ambito montano matesino per eleggere la nuova governance. Allo stato vi sono ben du emozioni. La prima nasce da un ipotetico accordo Forza Italia – Pd (Carlo Sarro e Gennaro Oliviero) e che vede come candidato presidente il sindaco di San Gregorio Matese Giuseppe Carmine Mallardo. Una intesa prevederebbe anche che al sindaco di Alife Maria Luisa Di Tommaso spetti la presidenza del Consorzio Metano Campania 25 che sarà nominata immediatamente dopo. Contro tale accordo, ed a favore dell’altra mozione che prevede candidato presidente De Rosa da Pratella, si è schierato il sindaco di Piedimonte Matese Luigi Di Lorenzo che guida una cordata di sindaci, unitamente alla fascia tricolore di San Potito Sannitico Franco Imperatore, di Prata Sannita appunto, ed altri amministratori, tra cui quelli di Ciorlano, Ailano, che contestano questo progetto. Tra gli interventi quello del consigliere provinciale e presidente del consiglio di Piedimonte Matese Gianluigi Santillo che lancia un appello ai colleghi dell’alto casertano affinché si riapproprino del territorio. “Non possiamo correre il rischio di andare ad una banale conta per gestire un ente strategico per il nostro territorio il governo di processi importanti come quello della gestione dei Baif non può dipendere da una crisi politica di un Comune o dall’esito di una tornata amministrativa. Chi governa la comunità montana, così come l’ente metano, così come l’ambito sociale deve farlo in accordo con tutti i sindaci del Matese, deve avere un’autorevolezza istituzionale che non può essere minata da questo o quel vento politico oppure dal peso e dall’ingerenza dell’onorevole di turno. Il nostro territorio deve essere amministrato mettendo davanti a tutto le esigenze della popolazione. C’è bisogno di una pianificazione per la comunità montana, così come c’è bisogno di una pianificazione per il metano se non vogliamo che il nostro ente venga fagocitato da Italgas nell’ambito della riorganizzazione nazionale del servizio. Questa riorganizzazione ci può essere solo se tutti i sindaci superano gli steccati delle appartenenze per costruire un perimetro nuovo d’azione che tiene dentro tutta l’area del Matese Il concetto di maggioranza e di opposizione è ridicolo per enti di secondo livello, così come è stato ridicolo il balletto dei vari onorevoli che sono venuti nel nostro territorio a fare incetta di deleghe solo per accaparrarsi poltrone nell’ente idrico”.

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