Donne e stalking. Ammonimenti del questore per due donne: stalking nei confronti della rivale in amore.
Capita spesso, la gelosia femminile non è meno frequente di quella maschile, non è meno grave, invasiva, violenta, persecutoria, tossica ed angosciante per le vittime.
Una coppia scoppia, ma la ex moglie non riesce ad accettare la separazione. Non sopporta che l’ex marito si rifaccia una vita con un’altra donna da cui aspetta un figlio, scatta una incontenibile gelosia che, insieme alla madre, la spinge a tempestare di messaggi, minacce, pedinamenti e appostamenti la “rivale” incinta.
Il prolungarsi della situazione ha costretto la vittima a rivolgersi alla Questura che, dopo la fase istruttoria, ha emesso un provvedimento di ammonimento per le due stalker.
Capita spesso, la gelosia femminile non è meno frequente di quella maschile, non è meno grave, invasiva, violenta, persecutoria, tossica ed angosciante per le vittime. Fuori luogo le dichiarazioni del Questore Cesare Capocasa: «In un momento storico in cui la violenza di genere costituisce un’emergenza sociale è nostro obbligo, come Polizia di Stato, Forze dell’Ordine, Magistratura, Associazioni di Volontariato e di Categoria, Amministrazioni locali, fare rete per accogliere tutti i soggetti rientranti nelle cosiddette “vittime vulnerabili” che necessitano del nostro aiuto e la nostra presenza: donne, anziani e minori».
Attenzione! Nel caso specifico le autrici di stalking sono due donne, eppure il Questore parla di “violenza di genere”, testuale. Cita la necessità di fare rete tra istituzioni e “Associazioni di Volontariato e di Categoria”, testuale (cioé 1522 e CAV esclusivamente femminili, una rete speculare – ed inclusiva a 360 gradi – non esiste). Parla di vittime vulnerabili citando esclusivamente “donne, anziani e minori”, testuale.
Ergo, per il Questore le vittime maschili non esistono, e se esistono non sono vulnerabili quindi non vale la pena occuparsene. Sarebbe interessante sapere come i dati delle Questure, Ancona e non solo, vengono trasmessi al Ministero dell’Interno che elabora le statistiche; ogni denuncia per atti persecutori diventa “violenza di genere” a prescindere dal sesso di autori e vittime? Un uomo che perseguita una donna è violenza di genere, ma lo sono anche le donne che perseguitano gli uomini e le donne che perseguitano altre donne? Non è la prima volta che poniamo questi interrogativi, anche in forma ufficiale. Fino ad oggi non è stato possibile avere chiarimenti in merito ai criteri di classificazione delle denunce, anche se le dichiarazioni del Questore lasciano intendere un concetto alquanto bizzarro di “violenza di genere”.
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