Molise / Cultura . “Le Tentazioni”, il quadro di Arnaldo de Lisio: il vero e proprio capolavoro del Molise.
Il quadro “Le Tentazioni” è un monaco che viene tentato con oro, con carriera, con soldi, con lussuria, tema dunque sempre attuale.
di Michele Santulli
Egregio Direttore,
prossimamente andrà disperso al pubblico incanto il vero e proprio capolavoro del Molise, che non è il cemento armato o l’asfalto, bensì un quadro! E le opere d’arte si sa sono materiale indigesto, talvolta! Eppure si tratta storicamente dell’opera d’arte più significativa ed importante del Molise! E ad accrescerne ancora di più il prestigio e la rilevanza è l’autore, Arnaldo de Lisio (1869-1949) il figlio più noto e conosciuto della Regione. Il quadro “Le Tentazioni” è un monaco che viene tentato con oro, con carriera, con soldi, con lussuria, tema dunque sempre attuale. Non comuni le dimensioni che, senza la sua cornice, sono di 1,90×2,10 m, misure istituzionali dunque, fuori di dubbio il capolavoro da cavalletto di De Lisio: l’artista a CB è conosciuto per gli affreschi al Teatro Vittoria, alla Banca d’Italia, all’Istituto Pilla, ecc. Si tenga a mente che l’artista è noto sul mercato internazionale grazie soprattutto ai suoi deliziosi acquarelli specie di donne e di immagini in costume, normalmente richiesti dal pubblico amatore, anche perché i prezzi ancora appetibili pur se in continua sensibile ascesa da anni.
L’opera “Le Tentazioni” è stata in questi ultimi anni offerta a varie istituzioni di CB che di fronte alla cifra richiesta, pari al prezzo di una normale Mercedes o di cinquanta mc di cemento armato, si trovano sistematicamente senza soldi! E dire che si tratta dell’opera d’arte unica e irripetibile più prestigiosa del Molise, anche se arduo a credere!
Veda Lei, egregio Direttore, nell’interesse dei Suoi lettori di congegnare un piccolo articolo da far conoscere in giro assieme alla immagine. Se ha bisogno di qualche altra informazione sono a Sua disposizione. L’opera è in mie mani da oltre quaranta anni e a suo tempo costata alcune decina di milioni delle benedette Lire pagati con grande sacrificio. E mi addolora, mi creda, disperderlo in qualche vendita pubblica e non farne godere i cittadini molisani e non restituirlo alla tradizione e cultura molisane.
In allegato Le rimetto una immagine dell’opera.
Distinti saluti.