Donne violente. Moglie violenta atterra un carabiniere e ne colpisce un altro: finisce in carcere.
La signora non è nuova a scatti d’ira violenta, è aggressiva anche in famiglia: con l’aggressione anche ai carabinieri, evidente la sua incapacità di controllare la propria indole violenta.
L’aggressione si inserisce in uno scenario più ampio, fatto di tensioni familiari che sono già state portate all’attenzione della Procura della Repubblica nell’ambito dei reati che fanno parte del Codice Rosso.
L’arresto è maturato in un ambito familiare sul quale la Procura aveva già sondato un’ipotesi di maltrattamenti in famiglia, per il quale la Procura aveva chiesto l’archiviazione.
A gennaio a denunciarla era stato l’ex convivente: maltrattamenti e stalking l’ipotesi di reato. Per tutelare la vittima, era stata chiesta una misura cautelare nei confronti della 45enne, ma il gip non aveva ritenuto di accoglierla”.
La signora quindi non è nuova a scatti d’ira violenta, è aggressiva anche in famiglia. Dopo la denuncia di gennaio, però, non scatta il Codice Rosso: nessuna misura cautelare, il GIP non la ritiene necessaria.
Non serve il divieto di avvicinamento, non serve il braccialetto elettronico, non serve nemmeno un semplice ammonimento del Questore … il motivo della sottovalutazione è ideologico o c’è altro? Ora, con l’aggressione anche carabinieri, risulta evidente l’incapacità della donna di controllare la propria indole violenta. Visto che la vittima non è il marito, la signora finisce in carcere…
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