PIEDIMONTE MATESE. “Vivere in una comunità caratterizzata dalla presenza di una condivisa armonia, senza tensioni e conflitti”: dal programma “Rise” al… “reale ascolto dei cittadini”.

Da “un’estate ricca di eventi e di iniziative” al traffico veicolare passando per la Fontana Nuova di Alessandro Parisi e la distribuzione degli edifici scolastici.

“Vivere in una comunità caratterizzata dalla presenza di una condivisa armonia, senza tensioni e conflitti”. Si apre con queste parole il programma elettorale della lista Rise – Rinascita Matesina, al governo della nostra Città.

Queste, infatti, sono le prime parole riportate nel paragrafo PACE E SENSO DI COMUNITA’. Le facciamo nostre e, proprio per questo, mentre Piedimonte Matese vive un’estate ricca di eventi e di iniziative, portiamo l’attenzione su alcuni aspetti per i quali, secondo noi, occorre un urgente cambio di passo da parte dell’Amministrazione, in favore di un reale ascolto dei cittadini e di un doveroso rispetto per le loro legittime istanze – fa presente il gruppo consiliare “Progetto Piedimonte”.

Chi amministra può certamente decidere di cambiare l’aspetto di una piazza, può persino decidere di eliminare un‘opera d‘arte o di sostituirla, come la Fontana Nuova di Alessandro Parisi, ma non può manometterla senza aver prima avviato un confronto – certamente non vincolante nei contenuti – con gli eredi dell’artista e con i custodi della sua arte, con i cittadini che, da generazioni, si riconoscono in un’opera simbolo e con un’associazione che, non più tardi di due anni fa, con un lavoro meritorio, ha riportato la fontana all’originario splendore – aggiunge il gruppo guidato dal capogruppo Leuci.

Chi amministra può certamente decidere di riprogettare la distribuzione degli edifici scolastici, ma non può spostare con un’ordinanza centinaia di alunni da un edificio ad un altro – e modificare la vita di altrettante famiglie – senza preventivamente spiegare loro, in una pubblica assemblea, quale sarà la distribuzione delle aule, l’organizzazione degli spazi e dei tempi, il livello di sicurezza della nuova sistemazione e, soprattutto, con quali prospettive e previsioni di durata si dispone questo spostamento.

Chi amministra può certamente decidere di modificare il traffico veicolare in città, ma non può ignorare le preoccupazioni delle persone, in termini di inquinamento ambientale, rifiutando l’offerta dell‘Agenzia regionale per l’ambiente – che vorrebbe monitorare le conseguenze del dispositivo di traffico – dicendo di non poter impegnare risorse per questo monitoraggio, mentre la spesa pubblica – lo vediamo tutti i giorni – ha raggiunto a Piedimonte Matese livelli altissimi.

Riteniamo doveroso formulare questa riflessione perché, lo ribadiamo ancora una volta, il dialogo e l’ascolto, quando sono REALI, rappresentano la chiave di volta per “vivere in una comunità caratterizzata dalla presenza di una condivisa armonia, senza tensioni e conflitti – conclude la nota del gruppo “Progetto Piedimonte”

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