Donne e false accuse. “Denuncio mio marito, così mi separo prima”: in tribunale cadute le accuse.
La signora dimostra di aver capito come funziona l’utilizzo strumentale delle denunce. Lo aveva denunciato, ma aveva detto a un carabiniere di averlo fatto con la speranza di accelerare le pratiche di separazione
55enne condannato a 10 mesi per lesioni: la donna in caserma disse: “Me lo devo togliere dai piedi”. La signora dimostra di aver capito come funziona l’utilizzo strumentale delle denunce. Accusa il marito di averla maltrattata per anni, ma confessa ad un carabiniere di averlo fatto per accelerare le pratiche di separazione.
Le accuse: calci, schiaffi, mani al collo sino a farle perdere conoscenza, umiliazioni, offese, sputi in faccia e minacce anche gravi del tipo “ti butto la benzina addosso, ti taglio a pezzi, ti brucio con l’acido”.
In tribunale sono però cadute le accuse relative ai maltrattamenti continui, hanno retto quelle relative alle lesioni. La difesa ha poi prodotto un’annotazione di servizio dei carabinieri di Sant’Agata sul Santerno circa la telefonata della donna che voleva denunciare il marito, senza raccontare episodi specifici ma precisando “io me lo devo togliere da casa, devo fare la separazione. Così con una denuncia la separazione è più veloce”.
Pochi giorni dopo si era invece presentato in caserma il marito, riferendo che si era rivolto ad un legale per la separazione, ammettendo di avere avuto delle amanti e anticipando che la moglie avrebbe voluto rovinarlo con la scusa di dire alle autorità di essere maltrattata e minacciata. Ciò che dice lui non conta, scatta il codice rosso e viene colpito dal divieto di avvicinare la donna. Il tribunale collegiale (presidente Antonella Guidomei) assolve l’imputato dai maltrattamenti, lo condanna a 10 mesi per lesioni.
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