ALIFE. “Siamo in fase di dimensionamento scolastico con una maggioranza consiliare immobile e ritardataria nel proporre soluzioni”: la nota del gruppo “Patto per Alife”.
Ecco l’interrogazione a risposta scritta del gruppo consiliare “Patto per Alife” in relazione al dimensionamento scolastico e alla riorganizzazione scolastica dell’istituto Comprensivo di Alife”.
I sottoscritti Vincenzo Guadagno, Salvatore Cirioli, Giuseppina Rao, Elisa Ciccarelli, in qualità di consiglieri comunali di minoranza del Gruppo “Patto per Alife”
premesso che
la legge 15 marzo 1997, n. 59, all’art. 21, prevede la riorganizzazione dell’intero sistema scolastico in funzione dell’autonomia didattica e organizzativa attribuita alle istituzioni scolastiche disciplinando altresì i requisiti dimensionali ottimali per l’attribuzione della personalità giuridica e dell’autonomia alle medesime;
in attuazione della suddetta disposizione, con DPR 18 giugno 1998, n. 233 è stato approvato il “regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche”, determinando procedure, tempi di applicazione ed attuazione del piano regionale di dimensionamento;
tra le funzioni delegate alle Regioni dall’art. 138 del decreto legislativo n. 112 del 1998 in materia di Istruzione scolastica, vi è la programmazione della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali;
l’art. 139 del medesimo decreto legislativo ha trasferito alle Province e ai Comuni, a seguito di linee guida definite dal coordinamento delle Regioni, rispettivamente per l’istruzione secondaria e per gli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti sia l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione, sia la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;
un riordino completo di tutte le istituzioni scolastiche statali è stato effettuato con l’adozione del Piano regionale di dimensionamento, approvato con Decreto del Presidente della Regione – Commissario ad acta – n. 1 del 26 luglio 2000, in attuazione del DPR n. 233 del 1998;
la legge 183/2011, all’art. 4, comma 69, ha fissato il numero minimo di alunni sufficiente a garantire il riconoscimento dell’autonomia scolastica e, di conseguenza, l’assegnazione di un dirigente scolastico;
la Regione Campania con delibera di Giunta Regionale N° 250 del 04.05.2023 ha approvato le linee guida per la programmazione dell’offerta formativa e per l’organizzazione della rete scolastica per l’a.s. 2024-2025, contenente criteri, parametri e procedure per la predisposizione del piano di dimensionamento e della programmazione dell’offerta formativa;
la programmazione dell’offerta formativa ed educativa e dell’organizzazione della rete scolastica deve essere definita entro il mese di dicembre dell’anno scolastico precedente per dare modo agli Enti Locali ed alle Istituzioni Scolastiche di provvedere a tutti gli adempimenti necessari a darvi attuazione, con particolare riferimento alle azioni di informazione e di orientamento per gli studenti e le famiglie.
il Comune di Alife avrebbe dovuto predisporre, con delibera di giunta, GIÀ DA TEMPO, una proposta di dimensionamento e riorganizzazione dell’Istituto comprensivo di Alife, tenuto conto dei seguenti criteri, come previsto dalle linee guida:
a) consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento e dei flussi di mobilità volontari o indotti;
b) consistenza del patrimonio edilizio scolastico;
c) caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di utenza;
d) razionalizzazione ed efficientamento della rete scolastica sul territorio;
e) incentivazione di reti tra scuole.
Le indicazioni della Regione Campania sul tema prevedono istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni, consolidato e presumibilmente stabile per almeno un quinquennio, compreso tra un minimo di 900 ad un massimo di 1000 alunni, con media regionale di 900 alunni; le deroghe previste per i comuni montani prevedono un numero di alunni pari a 400, al fine di conservare l’autonomia della istituzione scolastica laddove sia, altrimenti, perduta e non certo, per incrementare artatamente il numero delle istituzioni scolastiche.
Quasi la totalità dei Comuni viciniori si sono adoperati già da diverse settimane e mesi nel proporre soluzioni adeguate e a difesa dei loro territori.
Poiché l’Istituto comprensivo di Alife non dispone sicuramente di tal numero di alunni, sarà sottoposto a dimensionamento con tutte le conseguenze che tale situazione comporta.
In assenza di una proposta da parte del Comune di Alife, la Regione potrà operare in autonomia, facendo calare la riforma dell’alto, senza conoscere nel concreto le esigenze del nostro territorio comunale.
Tanto premesso chiedono alle S.V.
- La motivazione della mancata adozione della Delibera di Giunta inerente una proposta di accorpamento con altri plessi in cui si salvaguardi la centralità dell’Istituto Comprensivo di Alife;
- Se si sono predisposti gli opportuni spazi di concertazione con la Dirigenza scolastica di Alife ed, eventualmente con gli Enti comunali e le Istituzioni scolastiche viciniori per elaborare un progetto per salvaguardare l’Istituto comprensivo di Alife, i suoi alunni e il personale scolastico.
- Quali saranno le conseguenze del mancato intervento da parte del Comune di Alife in ordine ad una questione così importante, che riguarda soprattutto gli alunni del nostro Istituto comprensivo e con probabili ricadute occupazionali di posti di lavoro del personale ATA?
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti – conclude la nota.