ROCCAROMANA / Verso le Amministrative 2024. Cittadina al voto: per restare o per andare…

Riceviamo, ed integralmente pubblichiamo, una nota a firma di un cittadino di Roccaromana, Alfredo Pappalardo.

“Con i comizi nella piccola frazione di Santacroce, di fatto, è entrata nel vivo la campagna elettorale per la sindacatura nel Comune di Roccaromana. I due candidati sindaco, Maria Rosa Lombardo e Nicola Pelosi, con le rispettive squadre di candidati consigliere, si sono confrontati pubblicamente dal palco naturale di piazza Piscione, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro.

Il comizio fa seguito al continuo fuggi fuggi del sindaco uscente Pelosi che è scappato (SINDACO SCAPPA – titola un giornale), dinanzi a qualsiasi confronto e alle legittime richieste che provengono da quello che egli definisce “il suo popolo”.

Quel suo popolo, però, avrebbe tante domande da fare ai due candidati e, in particolar modo, a lui che ha amministrato nell’ultimo decennio, prima come assessore nella sindacatura Desimone e, poi, come sindaco dal 2019. La dottoressa Lombardo, qualche giorno fa, ha invitato il sindaco uscente Pelosi ad un pubblico incontro/dibattito negli studi di un noto giornale online del territorio, incontro ancora una volta rifiutato dall’uscente sindaco “fuggi fuggi, scappa scappa”, quello stesso sindaco che, però, mentendo spudoratamente, durante il comizio, dichiara dal palco di essere sempre pronto ad ascoltare chiunque a confrontarsi apertamente in un dialogo partecipativo, egli non è nuovo a questo fuggi fuggi scappa scappa, lo ha fatto, rifiutando ogni confronto non solo con il candidato sindaco della lista contrapposta, ma anche con i concittadini.

Ed è proprio da questo rifiuto che inizia il suo discorso dal palco il candidato sindaco della lista numero 1; Maria Rosa Lombardo invita, senza mezzi termini, il candidato sindaco “fuggi fuggi scappa scappa” a salire sul palco insieme a lei e a confrontarsi e rispondere alle domande dei cittadini, l’invito resta ancora una volta “vox clamantis in deserto…”.
Il Pelosi, candidato sindaco “fuggi fuggi scappa scappa” si guarda bene dall’affrontare un contraddittorio con il suo popolo e dinanzi al suo popolo. Lui ha detto tutto


Maria Rosa Lombardo, dopo una breve attesa, riprende il suo discorso e sottolinea che il Pelosi non solo scappa e rifiuta il pubblico confronto, che è la forma “più democratica, immediata e trasparente per proporsi agli elettori che diventano così parte attiva e partecipativa ponendo domande dirette ai due contendenti che possono dare risposte chiare”, ma in più accusa lei di “essere la più alta forma di antidemocratica locale nonché nazionale”.

Lei avrebbe precluso- a suo dire – a persone/giovani più volte di formare una lista per una nuova rappresentanza amministrativa locale”. E, da fine costituzionalista, dall’alto della sua laurea magistrale faticosamente conseguita, in tempi record, presso una università privata, “linca” il suo discorso accusatorio al primo articolo della Costituzione; “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei modi della Costituzione”, e non si accorge, di fatto, però, di dare prova, se ce ne fossestato bisogno, di aver capito ben poco, colpa forse il suo affrettato studio delle discipline giuridiche, e che i principi e i valori presenti nella legge delle leggi sono altro rispetto a quello che lui afferma.

Anzi, è lui, con il suo agire, il portatore di una incostituzionale distinzione fondata su un meschino quanto razzista “ageismo”, malamente nascosto sotto l’abito del giovane buono e rispettoso, dell’uno di noi con l’aureolache, sotto sotto, opera per far passare la discriminazione del suo avversario politico.

L’attuale candidato sindaco della lista n.3 dimentica forse che nelle scorse amministrative la sua lista è risultata vincente con lo scarto di appena 4 elettori? Allora, perché la sua avversaria dovrebbe farsi da parte? Come avrebbe “precluso a persone/giovani di formare una lista”? Ben vengano i giovani nelle liste, ben facciano i giovani altre liste, ma nessuno e per nessun motivo si arroghi il diritto/potere di precludere a chicchessia l’esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione e tantomeno come ha cercato di far lei con riferimento all’età. Lo capisce questo?

Al candidato sindaco è bene ricordare che Maria Rosa Lombardo certamente non ha precluso niente a nessuno, se altrimenti fosse, non ci sarebbe migliore occasione che dirlo in un pubblico confronto, dal quale lei scappa! E’ una persona onesta e orgogliosamente innamorata del suo paese ed è stata ed è una amministratrice competente e politicamente stimata. Allora? Si è reso conto, Pelosi, quale allucinante, rozzo e discriminante pregiudizio è alla base di quello che lei ha scritto? A che le serve, poi, sul palco, presentarsi con l’aureola di santità, conferitagli da un suo supporter politico, rispolverare la sua traballante conoscenza della Carta Costituzionale, acquisita attraverso uno studio frettoloso e riscoprire il popolo sovrano, quello stesso popolo che lei prende in giro con false promesse e con una trasparenza e una partecipazione impedita e negata?

Che senso ha riproporsi al “suo popolo” tradito con il suo refrain oramai consunto delle sue origini contadine, e con il suo “io sono Nicola e sono uno di voi”? Lei lo fa solo per chiedere il voto perché possa continuare ad amministrare e ad essere il sindaco “fuggi fuggi scappa scappa”, per continuare ad essere/stare qui. Vasco canta: “eh già sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua ci vuole abilità … e non c’è niente che non va non c’è niente da cambiare”. Invece, caro Nicola, nella tua sindacatura, sembrerebbe che troppe cose non sono andate e non vanno (bene): non vanno le strade ridotte ad un colabrodo, non vanno i servizi inesistenti, non vanno le opere pubbliche rimaste incomplete e/o inutilizzabili, non vanno le tante opere lasciate consunte in un ammasso di macerie e di rovi, non va l’inefficienza amministrativa, non va l’assoluta incapacità di capire ed affrontare i problemi del paese, non va bene il cumulo di debiti e il dissesto conseguente delle finanze del Comune che costringe il popolo di Roccaromana a dover pagare tributi con aliquote altissime…

La speranza di parte del tuo popolo (qualcuno dice della maggioranza) pare sia diversa dalla canzone di Vasco, e qualcuno canta: “eh già speriamo che se ne va” e qualche altro aggiunge: “… nel Veneto”.

Alfredo Pappalardo

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