Caserta / Provincia. Cittadinanza onoraria a suor Rita Giaretta: mero riconoscimento di indiscutibili meriti civili e morali.

“Ieri il Consiglio Comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a suor Rita Giaretta, come pochi mesi fa aveva fatto con SE il Vescovo Nogaro – scrive Enrico Tresca Segretario cittadino PDSono due atti non formali, di mero riconoscimento di peraltro indiscutibili meriti civili e morali, bensì scelte utili a definire i tratti fondamentali della cittadinanza casertana, prendendo a modello due costruttori di speranza che nel loro agire hanno proposto una comunità solidale ed aperta, rispettosa dei diritti e in grado di assumersi la responsabilità del bene comune, e grazie a questo più sicura. Adesso tocca alla città trasformare la testimonianza di queste personalità in fatti collettivi. Sono aperte sul tavolo questioni che interpellano la politica e che non sono più rinviabili. Pensiamo alla urgenza di trovare spazi per diverse realtà sociali che, pur da punti di vista culturali diversi, da anni operano per costruire appunto una comunità cittadina nel senso indicato da suor Rita. E allora va data subito una casa a Nero e Non Solo, all’ex Canapificio e al laboratorio Millepiani. Senza far passare altro tempo, perché sono laboratori di coesione sociale irrinunciabili per Caserta. Va avviata una seria e non più rinviabile ridefinizione delle politiche sociali, dotandosi di strumenti più efficienti per intercettare i bisogni e dare risposte rapide e competenti, e soprattutto dando certezza delle risorse. Va infine  attivato quanto prima l’ufficio dei Beni Comuni, per moltiplicare i Patti di Collaborazione finalizzati alla gestione di spazi di comunità e di  socialità da parte dei cittadini. E vanno coinvolte subito le migliori energie intellettuali della città nell’osservatorio dei Beni Comuni, chiedendo loro una partecipazione attiva alla trasformazione sociale. Insomma entro la pausa estiva l’amministrazione ha l’opportunità di porre in campo azioni di sistema, che mettano in rete e coinvolgano i soggetti attivi della città nella costruzione e rigenerazione della comunità casertana, che segnino la speranza nel tempo attuale e che rendano stabile e consolidato per il futuro un modello virtuoso, il modello di Caserta città aperta e solidale”.

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