ALIFE. Il Comune non approva il P.G.F., Piano di Gestione Forestale, e perde circa 30mila euro all’anno.

I Comuni che hanno approvato i P.G.F. ed i vantaggi che ne derivano. Tutta la superfice boscale e quella utilizzabile.

Nonostante una superfice boscale pari ad oltre 1.200 ettari il Comune di Alife non ha approvato un P.G.F. (Piani di Gestione Forestale). Di questi 1.200 ettari, circa 220 ettari sono costituiti da fustaia di faggio; circa 700 ettari sono boschi cedui, ovverosia legna da ardere; il resto del territorio è costituito da boschi di protezione, utili per essere inglobati in pratiche di finanziamento PSR. Queste pratiche di PSR possono portare ad interessanti finanziamenti utilizzabili ai fini del miglioramento della struttura del bosco ed agevolazioni varie.

Ma cos’è un Piano di Gestione Forestale?

Con i P.G.F. vengono disciplinate ed indirizzate le utilizzazioni boschive e l’uso dei pascoli, nonché individuati i boschi di protezione e dei materiali di base, gli interventi di rimboschimento, di ricostituzione boschiva, di sistemazione idraulico – forestale, di miglioramento dei pascoli oltreché quelli finalizzati all’uso delle risorse silvo-pastorali ai fini ricreativi e di protezione dell’ambiente naturale. Vengono, inoltre, forniti indirizzi per la tutela della biodiversità, idrogeologica del territorio e per la sua messa in sicurezza. Infine, i singoli P.G.F. devono contenere precise indicazioni circa le modalità di raccolta dei prodotti secondari e di godimento e stato dei diritti degli usi civici.

Quali sono i Comuni che si vedono approvati i P.G.F., Piani di Gestione Forestale?

Nell’Alto Casertano hanno approvato un Piano di Gestione Forestale, tra gli altri, i Comuni di Alvignano, Dragoni, Fontegreca, Letino, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Valle Agricola, Liberi, Roccaromana, Ruviano (tutti valevoli per il decennio 2018 – 2027), e diversi altri in fase di approvazione.

Nel resto della Provincia di Caserta, tra gli altri, i Comuni di Sessa Aurunca, Francolise, Castel Volturno.

Nel Sannio, tra gli altri, i Comuni di Arpaia, Bucciano, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Durazzano, Faicchio, Foglianise, Frasso Telesino, Forchia, Melizzano, Paolisi, Paupisi, Pontelandolfo, San Salvatore Telesino, Solopaca.

Quanto perde un Comune in termini economici se non ha approvato un Piano di Gestione Forestale?

Prendendo ad esempio il Comune di Alife, la perdita, o meglio, il mancato introito, si aggirerebbe su circa 30mila euro/annui. Ed il calcolo è presto fatto. Se dei 1.200 ettari di superfice boscale che il territorio alifano possiede, ma se ne può considerare per difetto circa 1.000 ettari, e se la normativa consente di sfruttare al taglio circa il 10% di questi, ossia 100 ettari, considerando una resa di circa 1.200 quintali ad ettaro ed un prezzo di vendita pari a circa 2,20 euro/quintale, ecco che si arriva ai circa 30mila euro annui.

Scaduta la partecipazione alla misura 8.5.1 del 2018, il Comune di Alife ha lasciato scadere anche la misura 16.8.1 del 2020. Giova ricordare che la partecipazione alle misure per il finanziamento P.G.R. sono interamente a titolo gratuito.

Quanto perde un Comune in termini di opportunità se non ha approvato un Piano di Gestione Forestale?

Un Comune che non ha approvato un P.G.F. non ha la possibilità di partecipare ai finanziamenti valevoli sui PSR, per il miglioramento rurale, silvo – pastorale, per la costruzione di piste, strade, miglioramento dei fabbricati comunali insistenti nei boschi, anche nella partecipazione a finanziamenti per impiantare agriturismi si ci vede assegnare un punteggio, in graduatoria, decisamente inferiore ripesto a progetti in altri Comuni che hanno approvato un P.G.F. (vedi il Comune di San Potito Sannitico che ha approvato il P.G.F. ed ha registrato un cospicuo punteggio), nè poter intervenire nel taglio del legname da boschi comunali, quindi nella successiva vendita, pertanto negli introiti dell’ente.

L’ampia superfice boscale in località San Simeone – frazione Totari di Alife.

L’ampia superfice boscale alla frazione San Michele di Alife.

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