RAVISCANINA. L’ex Sindaco Ermanno Masiello, responsabile economico del Pd provinciale, lancia l’allarme: “una seria e incisiva spending review non può prescindere”.
“Le scelte sempre rinviate di revisione, non per forza solo tagli, ma tagli e aumento, – spiega Masiello, consigliere di amministrazione del Consorzio Metano Campania 25 – dovranno essere portate avanti da questo Governo, che è il Governo del Pd, con determinazione, compattezza politica e consapevolezza di ciò che si va a fare”. (nella foto, Masiello con il Presidente provinciale del partito, Vincenzo Cappello).
Cresce il peso politico dell’ex sindaco Ermanno Masiello all’interno del Pd casertano, di cui è responsabile economico in seno alla segreteria provinciale guidata da Raffaele Vitale. In tale veste, Masiello ha partecipato la scorsa settimana, su invito diretto del responsabile economia della segreteria nazionale del Partito Democratico Filippo Taddei, all’incontro con tutti i delegati provinciali, insieme al responsabile delle politiche del lavoro dei democratici di Terra di Lavoro Simone Pagano. Al centro della discussione, le possibilità di revisione della spesa pubblica partendo dall’analisi di ciò che è stato fatto fino ad ora e osservando che, al momento, con i vari commissari che si sono succeduti, si è solo riusciti a frenarne la crescita, principalmente abbassando la spesa per investimento e lasciando invariata o crescente la spesa corrente, ben lontani da una corretta revisione della spesa pubblica. “Le scelte sempre rinviate di revisione, non per forza solo tagli, ma tagli e aumento, – spiega Masiello – dovranno essere portate avanti da questo Governo, che è il Governo del Pd, con determinazione, compattezza politica e consapevolezza di ciò che si va a fare. Da un’attenta analisi vediamo che negli ultimi 20 anni si è ridotta molto la spesa per il debito pubblico (gli interessi passivi) per circa 10 punti di PIL, ma allo stesso tempo è cresciuta della stessa intensità la spesa previdenziale e per la protezione sociale; si è ridotta sensibilmente la spesa per l’istruzione e la ricerca e di pari grado è aumentata la spesa sanitaria. Inoltre il livello di qualità dei servizi percepito varia, a parità di spesa, tra centro-nord e sud-isole”. Secondo il consigliere d’amministrazione del Consorzio Metano Campania 25, proprio “da questi dati di partenza una seria e incisiva spending review non può prescindere, tenendo come visione generale che la revisione della spesa deve essere accompagnata da una enorme politica di redistribuzione del reddito. Questa redistribuzione è iniziata con la riduzione da 10 miliardi di Euro (il famoso Bonus Renzi da 80 €) di tassazione ad una fascia di popolazione che era un pò in difficoltà; questo è solo l’inizio, ma la politica economica del Governo tenderà a stabilizzare questa redistribuzione. L’unico comparto della PA che ha ridotto la spesa sono i Comuni, che sono stati costretti, con i continui tagli di trasferimenti a ridurre la partecipazione alla spesa pubblica e che nella maggior parte dei casi si sono trovati in difficoltà di bilancio, tanto da assistere negli ultimi 10 anni ad un innalzamento generalizzato della tassazione locale. Il Governo sta cercando di invertire il trend, non chiedendo più sacrifici ai Comuni e anticipando liquidità per accelerare lo smaltimento dei debiti accumulati e velocizzare i pagamenti”.