“E’ tardi, torna a casa”, padre preoccupato schiaffeggia la figlia: denunciato dalla madre, assolto dopo 4 anni.

la moglie in via di separazione che sfrutta l’episodio per portare la figlia in ospedale ed accusare il marito di reiterati maltrattamenti in famiglia.

di Dario Sautto

C’è un padre preoccupato per il ritardo della figlia
Esce, va a cercarla, la trova in una zona non troppo raccomandabile per chiunque, a maggior ragione a mezzanotte per una ragazzina 15enne. In quel periodo non sono rare le risse tra bande di giovani nelle strade della movida.
La rimprovera, le da uno schiaffo.
Unico ceffone, episodio isolato in 15 anni … finisce li?
No, c’è la moglie in via di separazione che sfrutta l’episodio per portare la figlia in ospedale ed accusare il marito di reiterati maltrattamenti in famiglia.
Occasione ghiotta, come lasciarsela scappare?
Ecco che quell’unico schiaffo trascina l’uomo in un incubo: quel padre finisce addirittura a processo durato quattro anni.
Assolto.
In aula la figlia ha pianto nel corso della sua testimonianza: «Ho capito perché l’ha fatto, non è mai stato violento con me». Non si trattava, dunque, di un’abitudine, di episodi ripetuti, di violenze domestiche seriali: quel singolo schiaffo era rimasto un episodio unico e isolato.
“Eppure nel clima difficile di rapporti familiari contrassegnati da violenze a volte sottovalutate, tra codice rosso e maltrattamenti sui minori, quell’unico schiaffo aveva condotto fino al processo, chiuso ieri dal tribunale di Torre Annunziata con l’assoluzione”.
Capito?
L’episodio può anche essere privo degli elementi necessari a configurarlo come reato di maltrattamenti, ma il clima generale gioca sempre a sfavore dell’accusato.
Basta esagerare nelle accuse ed ecco che all’insegna del “signora mia, con tutto quello che si sente in giro” un bel processo non si nega a nessuno.

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