Donne e false accuse. Perseguitato dalla giovane amante: imprenditore “salvato” del giudice.
“lei sarebbe andato a denunciarlo inventandosi che l’aveva stuprata”. Lascia le prove della propria macchinazione prima ancora di averla messa in atto. Lui deposita i files audio e scongiura il pericolo di false accuse.
di Massimo Donati
Scatta la misura cautelare per una 22enne accusata di stalking ed estorsione. Una relazione extraconiugale finisce con i soliti strascichi penali, tutt’altro che rari quando l’amante è facoltoso: sembra infatti che l’attaccamento delle giovani amanti di turno sia direttamente proporzionale alle ricchezze degli uomini che frequentavano.
Pare che non accada solo in Italia, dovrebbe averlo appurato anche una ricerca dell’Università di Paperopoli. Atti persecutori, minacce, insulti, pedinamenti, richieste di denaro e decine e decine di messaggi e telefonate ogni giorno. La ragazza straniera dimostra di essere abbastanza informata di come funzionano le cose in Italia, ma è ancora inesperta: sa che l’accusa di stupro può rovinare un uomo anche senza lo stupro sia mai avvenuto, ma commette l’errore di confessare alla vittima le proprie intenzioni; dice l’articolo: “lei sarebbe andato a denunciarlo inventandosi che l’aveva stuprata”. Lascia quindi le prove della propria macchinazione, prima ancora di averla messa in atto. Lui deposita i files audio e scongiura il pericolo di false accuse.
Per lui, ricco uomo d’affari, quella con la bellissima ragazza di quarant’anni più giovane conosciuta per motivi di lavoro sarebbe dovuta essere solo un’avventura, al più una storia extraconiugale senza particolari coinvolgimenti sentimentali.
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