PIEDIMONTE MATESE. Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: all’I.C. “Vitale”.
Nel 2003 fece smantellare le telecamere installate dai clan camorristici nel quartiere “Forcella” per controllare il territorio e consegnò al questore la video cassetta che documentava lo spaccio di droga della zona.
l’I. C. Vitale oggi ha vissuto un’occasione particolarmente importante ha commemorato la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con un ospite d’eccezione don Luigi Merola , il parroco anticamorra che vive una vita blindata, scortato carabinieri, per aver parlato e detto la verità. Don Merola oggi è Presidente della Fondazione “`a voce d“e ccreature”, nata il 14 dicembre 2007, è autore di numerose opere , tra queste il libro : “Forcella tra inclusione ed esclusione sociale”, dove racconta la propria situazione.
Nel 2003 fece smantellare le telecamere installate dai clan camorristici, nel quartiere “Forcella” per controllare il territorio e consegnò al questore la video cassetta che documentava lo spaccio di droga della zona. Nel 2004 muore a Forcella Annalisa Durante, uccisa a 14 anni sotto casa da camorristi nel corso di un agguato. Durante l’omelia del funerale “Don Luigi” attacco’ duramente la camorra . Nonostante le minacce don Merola continua a promuovere la legalità.
I ragazzi hanno accolto Don Luigi con le note della famosa canzone “O mar for” , gli hanno rivolto molte domande e dedicato due poesie composte da loro sulla tematica legata alla mafia. Questi interventi sono molto importanti nella scuola perché plasmano la personalità in evoluzione degli studenti che hanno bisogno di esempi e adulti di riferimento positivi. Il messaggio che ha lasciato Don MEROLA è che la lotta alla mafia è un fatto culturale e l’istruzione ha un ruolo fondamentale. La legalità va messa in pratica ogni giorno e nei piccoli gesti quotidiani. Ha incoraggiato i ragazzi a studiare in modo approfondito, a leggere molto e a relazionarsi con i compagni mettendo in disparte gli strumenti tecnologici. Dobbiamo credere fermamente che è possibile contrastare la criminalità organizzata. La lotta alle mafie deve maturare all’interno delle coscienze, per questo motivo dobbiamo parlare ai giovani dell’importanza dei valori della legalità.