Donne e false accuse. Denuncia continue violenze del marito su sé stessa e sulle figlie, ma era tutto falso: l’uomo assolto con formula piena.
la donna ammette candidamente che in realtà le violenze non sono mai esistite, confessa che la denuncia era uno stratagemma per far capire all’uomo che doveva essere meno geloso
Siamo ad Asola (MN)… Una donna pakistana denuncia continue violenze del marito su sé stessa e sulle figlie; anche le ragazze, tutte maggiorenni, confermano le violenze. Poi al processo la donna ammette candidamente che in realtà le violenze non sono mai esistite, confessa che la denuncia era uno stratagemma per far capire all’uomo che doveva essere meno geloso.
Assoluzione con formula piena. Dice l’articolo: “La Pm Lucia Lombardo, anche alla luce delle testimonianze secondo le quali l’uomo non fosse per niente violento, ne aveva chiesto l’assoluzione, poi confermata dal giudice. La Pm ha rinviato gli atti in Procura perché ora rischiano la moglie e le figlie, per falsa testimonianza”.
Quando le false accuse vengono utilizzate come terapia di coppia. Il percorso presso un centro di mediazione familiare aiuterebbe moglie e marito a risolvere le divergenze di vedute e trovare un equilibrio, ma comporterebbe tempi lunghi e relativi costi; quindi è più semplice ricorrere alla scorciatoia veloce e gratuita: mezz’ora al commissariato per denunciare maltrattamenti mai avvenuti. Lanciando inoltre un messaggio subliminale: “attento cocco, sappi che se non fai come dico io ti posso rovinare la vita, e ti dimostro quanto è facile”.