Molise / Controlli. Nei mercati rionali evidenziate per 13 commercianti al dettaglio carenze igienico-sanitarie e strutturali: i controlli dei Nas.

Tutte le irregolarità riscontrate sono state segnalate all’autorità Sanitaria per l’immediato adeguamento alle norme di buona prassi igienica a tutela della sicurezza alimentare e dei consumatori.

Come sempre anche in prossimità delle festività pasquali si intensificano i controlli dei militari anche di quelli dei Nas. Filiera ittica sotto stretta vigilanza nell’imminenza della Pasqua 2023 da parte dei Carabinieri del Nas di Campobasso, operanti sull’intero territorio regionale, che hanno effettuato mirati controlli nel settore della commercializzazione dei prodotti ittici nel corso dell’intera scorsa settimana.

Nello specifico i militari del nucleo antisofisticazioni e sanità del Molise, coordinati dal luogotenente Mario Di Vito, hanno effettuati ben 35 controlli in tutta la filiera del pescato: dai pescherecci ai grossisti, fino alle pescherie al dettaglio ricadenti nell’area portuale di Termoli.

Nel corso degli accertamenti sono emerse diverse irregolarità riguardanti pescherecci che, nelle operazioni di sbarco del prodotto, non hanno osservato le Linee Guida Ministeriali e le ordinanze sindacali in materia di igiene dei prodotti della pesca. Ai controllli, i militari hanno accertato che i punti di sbarco non erano stati né lavati, né puliti, che le cassette del pescato erano poggiate direttamente sulla pavimentazione della banchina e che il trasbordo di prodotti ittici tra automezzi non era stato autorizzato. Successivamente, le verifiche estese anche presso i mercati rionali di Termoli hanno evidenziato, per 13 commercianti al dettaglio, carenze igienico – sanitarie e strutturali.

Tra queste si annoverano le pareti con intonaco in cattive condizioni, i banchi espositori deteriorati e lo scarso utilizzo di ghiaccio per garantire la catena del freddo nonché la mancanza e l’inappropriatezza della documentazione relativa alle procedure di autocontrollo Haccp. Accertata ancora la sistematica inosservanza della direttiva del Ministero della Salute circa la netta separazione, da attuare all’interno dei banchi di vendita, tra i prodotti “freschi” e “decongelati”, necessaria affinché si evitino errori di ricongelazione del prodotto decongelato che potrebbe quindi comportare pericoli di natura microbiologica in relazione alla crescita della carica batterica ed all’eventuale nuova contaminazione durante la fase di esposizione per la vendita.

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