Donne assassine. … in fondo ha solo sgozzato il marito dal quale si stava separando: lo ha aggredito a coltellate, una delle quali ha reciso la giugulare.
Lo ha aggredito a coltellate, almeno tre fendenti a segno, uno dei quali all’altezza della giugulare – fatale.
Il reato contestato è omicidio volontario. Delitto dell’agosto 2019, ad aprile 2023 arriva la requisitoria dell’accusa. 10 anni di reclusione con inserimento presso una struttura dedicata ai pazienti con problemi psichiatrici, più 3 anni di libertà vigilata, questa la richiesta di condanna avanzata dalla pm Rosa Pensa, per la donna assassina, Maria Ripalta Montinaro. I due – all’epoca dei fatti 48 anni lei, 53 lui – si erano da poco separati formalmente
Non bisogna infierire, in fondo ha solo sgozzato il marito, Nicola Pizzi, dal quale si stava separando: l’uomo, titolare di una impresa specializzata nella riparazione di caldaie e anche tecnico caldaista Beretta, è morto sul colpo. Lo ha aggredito a coltellate, una delle quali ha reciso la giugulare. Almeno tre fendenti a segno, uno dei quali – all’altezza della giugulare – fatale. A maggio l’arringa della difesa. Poi il verdetto, forse entro l’estate.
Conclusione prevista (dinanzi alla Corte d’Assise di Foggia con presidente Mario Talani): niente detenzione in carcere, 7 anni in una clinica psichiatrica, poi un anno o due con l’obbligo di firma. Si accettano scommesse
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