Donne violente. Si ubriaca e colpisce senza motivo l’auto di una guardia giurata, si rifiuta di fornire i documenti ai poliziotti: li insulta e li aggredisce.
perché una donna ubriaca non è responsabile delle proprie azioni quando consuma un rapporto sessuale, ma lo è quando prende a calci un poliziotto?
Una donna peruviana beve fino ad ubriacarsi, colpisce senza motivo l’auto di una guardia giurata che chiama la polizia. La donna rifiuta di fornire i documenti ai poliziotti intervenuti, li insulta, li aggredisce.
Arriva in suo “aiuto” un connazionale anch’egli ubriaco. Dice l’articolo: “L’uomo e la donna a quel punto sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione e le attività di rito. Anche durante il tragitto, la 35enne ha continuato a dimenarsi e a colpire con dei calci l’auto di servizio, danneggiandola.
Al termine delle attività, la donna è stata arrestata per il reato di resistenza aggravata e danneggiamento aggravato e denunciata all’Autorità Giudiziaria per i reati di oltraggio, minacce, rifiuto di fornire le proprie generalità e sottoporsi alla prova dell’etilometro. Anche l’amico 25enne è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di resistenza, oltraggio e minacce a Pubblico Ufficiale”.
Sorge un dubbio. Si moltiplicano le notizie di donne, italiane e straniere, che perdono i freni inibitori e si dimostrano violente dopo l’abuso di sostanze alcoliche. Aggrediscono mariti, fidanzati, conviventi, vicini di casa, clienti dei bar, passanti, poliziotti e carabinieri che intervengono per calmarle. Vengono arrestate o denunciate a piede libero.
Il dubbio è questo: perché una donna ubriaca non è responsabile delle proprie azioni quando consuma un rapporto sessuale, ma lo è quando prende a calci un poliziotto? In sostanza, un rapporto consenziente si trasforma in stupro poiché la donna ubriaca non sapeva cosa stava facendo; però lo sa ed è responsabile delle proprie azioni quando, sempre ubriaca, aggredisce i tutori dell’ordine. Mistero della Fede Patriarcale.