Donne e false accuse. Succede a Cellole: accusa il compagno di maltrattamenti, ma da presunta vittima viene denunciata per lesioni e condotta violenta.
dapprima indagato e messo sotto processo per presunti maltrattamenti, assolto; quindi le denunce per condotte violente della compagna e falsa testimonianza
Un uomo 44 enne D.R. di Cellole, difeso dall’avvocato Lorenzo Montecuollo, veniva dapprima indagato e messo sotto processo per presunti maltrattamenti contro la compagna convivente , L.L.,32 enne, originaria della Sicilia, e già veniva assolto perchè il fatto non sussiste dal Giudice Moncratico Dott. Pacelli.
Parallelamente l’uomo aveva presentato tramite suo legale denuncia-querela per lesioni patite proprio a causa delle condotte violente della compagna, sedicente vittima di maltrattamenti. A seguito di questa denuncia e del relativo procedimento penale, l’uomo, costituitosi parte civile, riusciva ad ottenere una sentenza di condanna della donna per le lesioni procurate dalla stessa dolosamente, lesioni inerenti diverse fratture delle costole.
La giovane donna però , non si rassegnava, e nel giudizio per maltrattamenti che la vedeva figurare formalmente come parte civile, nonostante la sentenza del Giudice Dott. Meccariello che acclarava la circostanza che l’uomo era stato vittima della donna che le aveva inferto deli colpi e da li le lesioni, dichiarava falsamente che le lesioni del D.R. sarebbero state la conseguenza di un caduta accidentale dalle scale ( prima aveva dichiarato che le stesse sarebbero state invece frutto di una erronea attività di giardinaggio..) e non di una sua condotta violenta.
Nonostante il Giudice non sia sia lasciato ingannare dalle dichiarazioni della giovane donna ed abbia invece riconosciuto l’uomo innocente, è rimasta agli atti la gravissima dichiarazione mendace resa dalla donna innanzi al Giudice Dott.Pacelli nelle vesti di testimone e non di imputata, con l’evidente dovere, a carico della donna, di deporre il vero, al contrario di quanto fatto.
L’uomo, una volta quindi ottenuta l’assoluzione, per il tramite del suo legale di fiducia, presentava presso gli uffici della Procura della Repubblica denuncia-querela per falsa testimonianza ai danni della donna. A seguito di ciò si incardinava procedimento penale per falsa testimonianza contro la donna ed a seguito dell’udienza preliminare il Gup, in aderenza alle richieste del P.M. e del difensore della parte lesa, emetteva decreto che dispone il giudizio con fissazione udienza per il 06.06.2023 innanzi al Giudice Moncratico Tribunale S.Maria.
Per l’uomo quindi la fine di un incubo, dopo anni passati a difendersi nelle aule di giustizia, le stesse aule che ora vedranno la donna, presunta vittima, essere imputata nuovamente e l’uomo invece essere parte civile. Un nemesi non nuova e soprattutto un ennesimo caso di falsi e strumentali maltrattamenti ai danni delle donne ma anche la falsa testimonianza della presunta vittima al fine di “incastrare” il bruto, rilevatosi invece innocente ed anzi ” vera vittima”.
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