Caserta / Provincia. Moto Vintage e raduno: Belvedere, museo a cielo aperto.

Soddisfatto del successo il MC Aquile su 2 Ruote. Il presidente Landolfi: “Tracciato un solco”

di Federica Landolfi

108 iscrizioni al motoraduno; 56 moto storiche in concorso; 8 vespe/lambrette storiche; 82 visite al Setificio; oltre 200 moto accorse e circa 700 presenze: sono i numeri dell’evento organizzato domenica 28 maggio al Belvedere di San Leucio dal MC Aquile su 2 Ruote in sinergia con il Co. Re. Campania FMI. Raduno “Città di Caserta” e mostra d’eleganza motociclistica a premi “Sulle strade della seta”, due eventi in uno: un esperimento che si è rivelato un vero e proprio successo con la soddisfazione degli organizzatori, degli sponsor e delle Istituzioni (Provincia, Comune e Camera di Commercio) che hanno patrocinato l’iniziativa.

E’ stato tracciato un solco – ammette il presidente del Moto Club di Casapulla Giuseppe Landolfi  un nuovo modo di vedere e raccontare la passione delle due ruote. Tutto questo in una magnifica cornice e partendo da una location patrimonio Unesco“. Tante persone, grandi e piccini, appassionati e non. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, il vicesindaco Emiliano Casale e il consigliere Gianni Comunale. Nel Cortile Ferdinando del Real Sito Borbonico una vera e propria mostra a cielo aperto, in esposizione moto degli anni 60-90, motociclette che hanno fatto la storia del mercato italiano e senza le quali non ci sarebbero quelle dei giorni nostri.

Meraviglia, stupore, nostalgia. Emozioni contrastanti ma vere che hanno reso unico e ripetibile la manifestazione pensata da un Moto Club che fa della cultura motociclistica e dello spirito di aggregazione il “motore” dello stare insieme. “Non ci aspettavamo così tante presenze – conclude Landolfi – Ringrazio i soci della Aquile che tanto ci sono impegnati per la riuscita dell’evento e quanti hanno creduto al nostro progetto. Non possiamo fare altro che promettere di rimetterci presto in sella per conoscere posti e amici nuovi e, perché no, pensare di riorganizzare un futuro un’altra iniziativa“.

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