Donne aggressive. A bordo di un’auto rubata con la droga, denunciate: danno in escandescenza.
che arroganza ‘sti Carabinieri! Come si permettono di rovinare la serata a due ragazze, spiegando loro cosa è lecito e cosa non lo è? Mansplaining
Le hanno condotte in caserma, nientemeno! Solo per una macchina rubata e un po’ di cocaina… ma dove andremo a finire? La coca mica la vendono, se la pippano loro per guidare in allegria e la macchina domani la riportano al proprietario lavata, con il pieno e pure l’alberello profumato … stanotte lasciatele divertire.
Niente, hanno voluto per forza accompagnarle in caserma; allora se le provochi poi devi aspettarti una reazione, è logico che si siano ribellate. Dice l’articolo: “hanno anche dato in escandescenze e si sono lasciate andare a condotte che, secondo l’ipotesi accusatoria, potrebbe integrare la condotta di atti osceni in luogo pubblico, comportamento che al giorno d’oggi integra un illecito amministrativo con una sanzione pecuniaria che va da 5mila a 30mila euro, e che diventa penalmente rilevante solo se commessa all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori”. Cosa avranno mai fatto … si sono spogliate? E allora? Tutto lecito, in caserma mica ci sono carabinieri minorenni.
Mansplaining è un neologismo sincratico anglofono, formato dal sostantivo man abbinato a splaining, derivato dal gerundio del verbo explain (spiegare), e usato nel contesto del femminismo della quarta ondata, con cui viene definito quell’atteggiamento paternalistico di alcuni uomini (ma non solo) che tendono a commentare o a spiegare a una donna, in un modo condiscendente, troppo semplificato o troppo sicuro di sé “qualcosa di ovvio, oppure qualcosa di cui lei è esperta, perché pensano di saperne sempre e comunque più di lei oppure che lei non capisca davvero”, talvolta anche supponendo che, quando un uomo parla, la donna “deve fermarsi ad ascoltare, magari pure quando ne sa di più”.
“Sembravano Thelma e Louise” – Siena News