SAN POTITO SANNITICO. Concorso Nazionale di Poesia “Dantebus”, si può ancora votare Maria Conte: la sua opera ed il link per votare.
L’autrice ci racconta Maria in veste di mamma attraverso la poesia “Fiore di vita” dedicata alla sua piccola Rosa di quasi 11 mesi in cui i temi trattati sono: il dolore, l’attesa, la gioia, la rinascita.
Maria Conte, di San Potito Sannitico, ingegnere energetico e docente di scuola superiore, è nata a Piedimonte Matese il 31 marzo del 1994: sin da piccola ha nutrito la passione per la scrittura.
Le sue prime pubblicazioni risalivano a quando Maria frequentava la scuola elementare sul giornalino scolastico. In seguito partecipò al concorso promosso dall’Associazione Medio Volturno, in collaborazione col Liceo Statale “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese che richiedeva di raccontare la toponomastica del proprio paese, risultando vincitrice di un premio letterario.
L’autrice attualmente ci racconta una nuova Maria in veste di mamma attraverso la poesia “Fiore di vita” dedicata alla sua piccola Rosa di quasi 11 mesi, in cui i temi trattati sono: il dolore, l’attesa, la gioia, la rinascita.
Sosteniamo, dunque, la matesina Maria, orgoglio per il nostro territorio campano, attraverso un voto perché partecipe di un concorso letterario nazionale “Dantebus”.
Ecco l’opera di Maria Conte
“Fiore di vita“.
“Chi sei per me, o mia Rosa? Sei una lieta novella, un apostrofo rosa che sa di un mattino dolente. Non provai mai tanto gelo in quell’estate rovente. Ed ecco piombare la fulgida notte: notte di spasmi, grida e pianti. Così la Stella del firmamento, dal profondo dei suoi cristalli, profuse in me perle confortanti; e scrutandomi tremare come una foglia placò in tal modo l’amorevole doglia. Tu provenisti dalle viscere di un timido coraggio e sei bella come il sole, come un fiore di maggio. Rinacqui, così come l’araba Fenice dalle sue ceneri rinasce, e nel mio cuore germogliarono gemme gioiose, e mi parve di rivedere la luce. Ecco sei tu: il più grande motivo del mio vivere, e quando mi chiederanno di raccontare la mia vita, farò il tuo nome. Ti amo, mia creatura”.
Maria
Brava ..belissimo articolo.. complimenti
Bellissima poesia