Pietraroja / Parco del Matese. Dinosauro Ciro, Soprintendenza ed esperti ragionano su prospettive future dopo il successo in Giappone.

Nonostante i 113 milioni di anni, Ciro conserva ancora organi e tessuti molli al suo interno. Quando il cucciolo di dinosauro sgambettava sulla Terra l’aspetto nel Parco Regionale del Matese non doveva essere troppo diverso da quello attuale

Dal ritrovamento nel 1980 in un sito di Pietraroja dei resti di Ciro, il fossile più piccolo al mondo, lungo non più di 50cm, si sono susseguiti studi ed approfondimenti senza sosta portando alla luce nuove scoperte. Un ritrovamento che ha confermato la presenza di questi grandi rettili in Italia e, in particolare, nella zona del Sannio.

La Soprintendenza delle Province di Caserta e Benevento, unitamente al Dipartimento Scienze e Tecnologie della Università degli Studi del Sannio hanno curato momenti di riflessione e confronto su questo fossile di dinosauro, dal nome scientifico Scipionyx samniticus.

Nonostante i 113 milioni di anni, Ciro conserva ancora organi e tessuti molli al suo interno, confermandosi una delle più importanti testimonianze di quel periodo storico esistenti. Dal suo riconoscimento nel 1998, come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, la questione ha conquistato la copertina di riviste specializzate.

Più recentemente anche in oriente, in Giappone in particolare, lasciando per la prima volta i confini nazionali per essere ammirato e studiato al Museo nazionale natura e scienze di Tokyo nell’ambito della mostra Dino Expo 2023. Obiettivo farlo conoscere e portare turisti sul territorio, magari trovando una location ben più consona al piccolo e ormai celeberrimo dinosauro.

Quando questo cucciolo di dinosauro fossile sgambettava sulla Terra, più di 100 milioni di anni fa, l’aspetto dell’ambiente naturale compreso nel Parco Regionale del Matese non doveva essere troppo diverso da quello attuale: un paradiso naturale di formazioni carsiche, grotte, corsi d’acqua, cunicoli, a cui si sono aggiunte le testimonianze storiche del passaggio dell’uomo, tra borghi, castelli, rocche, fortilizi longobardi e medievali.

Il piccolo Ciro, che sarebbe vissuto durante il basso Cetaceo, ha una lunghezza di 60 cm dal muso alla coda e un’età tra le 4 e le 5 settimane. Se fosse cresciuto, avrebbe raggiunto circa due metri di lunghezza. Per quanto riguarda il genere, si pensa che il piccoletto appartenga a una nuova famiglia di dinosauri.

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