Donne e false accuse. Lei: “sono stata violentata e abortii”. Era tutto falso: il marito era all’estero.
Lei: “vostro onore, sono stata violentata ed ho anche dovuto abortire”. Il Giudice: “Signora, ma la cartella clinica dell’aborto è del 2010 per una violenza che si sarebbe verificata tre anni dopo?”.
Nel 2012 un uomo viene accusato dalla ex moglie di violenza sessuale, solo nel 2023, ben 11 anni dopo, arriva il proscioglimento per prescrizione del reato.
Dice l’articolo: “La donna in aula aveva ribadito di avere vissuto nel terrore anche se lui, a causa del lavoro, si trovava all’estero per mesi. Litigi e violenze li aveva ricollegati all’abuso di alcol. Ma soprattutto aveva ricordato di quell’ultima violenza a cui era seguito l’aborto. Aveva collocato il tutto nell’anno 2013. Le cartelle della clinica hanno però fissato tutto in extremis nell’autunno di tre anni prima. Periodo nel quale – secondo i documenti prodotti la difesa – il marito nemmeno si trovava in Italia”.
Capito? Lei – “vostro onore, nel 2013 sono stata violentata ed ho anche dovuto abortire”
Lui – “è falso, nel 2013 non la toccavo da anni”
Lei “ho le prove, c’è la cartella clinica dell’interruzione di gravidanza”
Il giudice “vediamo … ma è datata 2010, come può avere abortito nel 2010 per una violenza che si sarebbe verificata tre anni dopo?
Lui – “visto? chissà chi l’ha messa incinta e chissà per quale motivo ha abortito, io nel 2010 nemmeno ero in Italia perché lavoravo all’estero”.
Reato prescritto, imputato prosciolto. Qualcuno potrebbe obiettare che, con tali prove schiaccianti contro la sedicente vittima di violenza sessuale, il tizio avrebbe potuto rinunciare ai termini di prescrizione e andare avanti nel processo per uscirne assolto. Vero, qualcuno avrebbe fatto questa scelta. Ma non chi ha esaurito le risorse emotive ed economiche. Per molti la fine del calvario giudiziario è comunque un sollievo, non possono permettersi di proseguire in tribunale per una mera questione di principio.
“Violentata, abortii”, tutto prescritto: “Il marito era all’estero” (ilrestodelcarlino.it)
