PIEDIMONTE MATESE / ALIFE. La Fontana della discordia: “interventi di demolizioni gratuiti di cui noi eredi di Alessandro Parisi gradiremmo una spiegazione dall’Amministrazione”.

Anche “le fioriere della discordia, così come tutti gli altri elementi che allo stato attuale ignomignosamente demoliti da chi probabilmente non ha o non vuole avere memoria“. Leuci: “manomettendo un‘opera d‘arte senza alcun confronto con voi eredi e cittadini”,

“Francamente non mi va di mettermi a battibeccare con gli amici o i nemici di nessuno ed è per questo che vi tedio un altro po’ con un ennesimo post. Sgombriamo il campo da fraintendimenti una volta e per tutte – ritorna sulla questione Fontana grande e sua ristrutturazione nel progetto di ridisegno di Piazza “Cappello” (già Piazza Carmine)., Francesco Parisi, figlio del compianto Maestro Alessandro Parisi di Alife.

“Le fioriere della discordia, sono state progettate da mio padre, legittimo autore della fontana e quindi legittimato a reintervenire su di essa – continua l’architetto – successivamente alla sua realizzazione (ricordo che la fontana è dei primi anni ‘80), a integrazione dell’opera, così cone tutti gli altri elementi che allo stato attuale, sono stati ignomignosamente demoliti da chi probabilmente non ha o non vuole avere memoria. Non è possibile giustificare tutto ciò con la scusa del ripristino al “progetto originario”.

“Prego chiunque, pertanto, di non continuare a ripetere tali sciocchezze. Qui si tratta solo di interventi di demolizioni GRATUITI, di cui noi eredi di Alessandto Parisi gradiremmo una spiegazione dall’Amministrazione di Piedimonte Matese. È vero che l’opera materiale appartiene al comune ma la proprietà intellettuale è e rimane del suo autore e noi abbiamo tutte le intenzioni nonché il dovere, di difenderla e tutelarla dagli attacchi e dagli stravolgimenti presenti e futuri che, ripeto, sono e saranno assolutamente gratuiti. Le opere d’arte e di architettura si rispettano o non si rispettano, e qui siamo chiaramente alla seconda opzione. Ognuno tragga le proprie conclusioni – conclude Francesco Parisi.

Gli fa eco il capogruppo di opposizione in Consiglio comunale e leader di “Progetto Piedimonte”, Costantino Leuci: “Gentile architetto, purtroppo lei ha pienamente ragione. Noi di Progetto Piedimonte, già qualche settimana fa, avevamo stigmatizzato il comportamento dell’amministrazione comunale, che stava manomettendo un‘opera d‘arte senza alcun confronto con voi eredi e custodi del lavoro artistico di Alessandro Parisi ne‘ con i cittadini, ai quali ormai, storicamente, quell‘opera appartiene. Ma nulla è cambiato, a riprova dell’incapacità di dialogare”.

Stampa
comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

menu
menu