CAIAZZO / MATERA. Da Caiazzo a Matera: la Cripta del Peccato Originale vista dalla fantasiologia.

È un modo di osservare il circostante divertendosi, deviando cioè il proprio sguardo dall’ordinario per accogliere lo straordinario che c’è nel territorio…

Giovedì 31 agosto ultima “spasseggiata fantasiologica” con Massimo Gerardo Carrese. Giunta al termine la seconda edizione de “Il fiore rosso di Matera” promossa da Fondazione Zétema, Cooperativa Synchronos, Cripta del Peccato Originale.

Che cos’è una “spasseggiata fantasiologia?” È un modo di osservare il circostante divertendosi, deviando cioè il proprio sguardo dall’ordinario per accogliere lo straordinario che c’è nel territorio lungo gli 800 metri di passeggiata che da Casal Dragone (contrada Pietrapenta) portano alla Cripta del Peccato Originale, e poi nella Cripta stessa dove si possono ammirare affreschi del VIII-IX secolo. 

L’ideatore delle “spasseggiate” è lo studioso Massimo Gerardo Carrese, professione fantasiologo e studioso di fantasiologia (www.fantasiologo.com), un campo di studi che analizza i rapporti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Nel corso delle due edizioni, Massimo Gerardo Carrese ha ideato un modo originale per raggiungere la chiesa rupestre: con riflessioni interdisciplinari sulle tre suddette facoltà e strumenti linguistici, numerici e artistici site specific concepiti dallo stesso con l’intento di curiosare, insieme a un’interazione attiva dei partecipanti e da punti di vista inediti, la storia della Cripta dalla sua genesi e ri-scoperta alla sua attualità. È la prima volta che la Cripta del Peccato Originale, nota anche come la “Cappella Sistina dell’arte rupestre“, accoglie nei propri spazi un’attività altra dalla visita ordinaria del sito.

La “spasseggiata” è destinata ad adulti e bambini (dai 10 anni) e dura 2 ore. L’ultimo appuntamento del prossimo 31 agosto è un’occasione irripetibile per visitare la Cripta con sguardi interdisciplinari che mettono in risalto quanto «la fantasia non sia evasione dal reale, quella casomai è la fantasticheria, sottolinea Carrese, ma strumento di conoscenza che intrattiene rapporti con la logica e la dimostrabilità». All’evento si accede solo con prenotazione

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