SPARANISE / BRANDIZZO. Incidente treno, indagati capocantiere e addetto Rfi, i tre alert di quest’ultimo prima della strage: “Fermi, deve passare un treno”.
Sgomento a Sparanise, paese del quale era originario uno dei cinque operai morti. Giuseppe Sorvillo, 43 anni, residente a Brandizzo, era nato a Capua, padre di due bambini, la moglie Daniela è di Carinola.
Antonio Massa, l’addetto Rfi, indagato insieme a un collega per la strage del treno a Brandizzo, avrebbe ricevuto tre avvertimenti prima che i cinque operai venissero travolti. «Possiamo cominciare?» chiede Massa alla dirigente movimento della stazione di Chivasso, che risponde: «State fermi. Deve ancora passare un treno, che è in ritardo. Aggiorniamoci dopo». La squadra di operai però, non si ferma e va sui binari. I cinque avrebbero ricevuto l’ok dei superiori.
I filmati confermano che, poco dopo le 23.30, le cinque vittime sono già al al lavoro. Massa, però, non ha ancora ricevuto l’ok. «Adesso possiamo andare?», chiede ancora all’addetta di Chivasso, che rispone ancora «no». «Bisogna aspettare dopo la mezzanotte. Ci sono due fasce orarie possibili in cui lavorare dopo quell’ora, o prima o dopo l’una e mezza, ora in cui passerà un altro treno. Scegliete voi quale preferite». Poi la terza telefonata, brevissima, è quella della strage, in diretta.
Sono due gli indagati per la strage di Brandizzo, avvenuto poco prima della mezzanotte, dove cinque operai hanno perso la vita travolti da un treno in corsa, sulla linea Milano – Torino. Si tratta dei due sopravvissuti: il capocantiere e l’addetto Rfi. Quest’ultimo, Antonio Massa, ha ricostruito ancora sotto choc i passaggi che hanno portato al disastro, nel quale hanno perso la vita gli operai. Cinque le vittime: Giuseppe Sorvillo, 43 anni, (residente a Brandizzo ma di Sparanise: lui è nato a Capua, padre di due bambini, la moglie Daniela è di Carinola); Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso; Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli. Illesi altri due: sotto shock il macchinista.
Per la procura di Torino: “Gravi violazioni delle misure di sicurezza”, ipotesi dolo eventuale”. “Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell’incidente. Ci sono profili di responsabilità per i quali saranno a breve indagate alcune persone”. Così la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, sulle indagini relative all’incidente alla stazione di Brandizzo, nel Torinese, che nella notte tra mercoledì e ieri è costato la vita a cinque operai travolti da un treno in corsa. La procura non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio e disastro.