Caserta / Provincia. Un acceleratore che colpisce le cellule cancerose, progetto da 123 milioni di euro: ecco come funzionerà.

(Il macchinario presente nell’immagine è il sincrotrone in uso al CNAO di Pavia).

Di ultima generazione, il macchinario, di 450 metri, è tra i più sofisticati attualmente in circolazione e con pochi esemplari a disposizione nel mondo. Primo e unico nell’Italia centro meridionale, è il secondo nel Paese.

Il progetto avvenieristico di chiama Anthem (acronimo di AdvaNced Technologies for HumancentrEd Medicine), realizzato grazie ai fondi Pnrr, ed è il secondo macchinario del genere in Italia: prevista per il prossimo giovedì 14 settembre alle ore 10:00 la presentazione presso gli uffici del rettorato dell’Università degli Studi casertana del “Vanvitelli” (ma sarà installato, poi, nel complesso Circe-exCiapi, in viale Carlo III a San Nicola la Strada). Sarà occasione anche per introdurre l’acceleratore lineare per il trattamento delle cellule neoplastiche che consentirà all’Università della Campania di diventare luogo deputato all’eccellenza nel settore delle patologie tumorali. Grazie alla collaborazione tra 23 enti di ricerca, previsto un investimento di oltre 123 milioni di euro.

L’acceleratore Bnct, Boron Neutron Capture Therapy, è una complessa e moderna strumentazione per radioterapia che, utilizzando il boro come sorgente di neutroni, è in grado di colpire solo le cellule malate risparmiando quelle sane. Le cellule cancerose vengono eliminate per reazione nucleare scatenata dai neutroni, che si concentra sul tessuto malato grazie all’immissione in esso di un farmaco contenente atomi di boro. I nuclei di boro si spaccano e rilasciano frammenti che riusciranno ad eliminare, in tal modo, solo le cellule malate.

Così il rettore dell’Ateneo casertano, Gianfranco Nicoletti: “Una notizia di grande rilevanza perché farà del nostro ateneo un punto strategico per la ricerca e la cura e potrà riscrivere la nostra posizione nella lotta ai tumori. Questo anche grazie al convinto e solido appoggio della Regione Campania e del governatore Vincenzo De Luca che sin da subito ha creduto e supportato la nostra partecipazione. Ora più che mai il nostro ateneo si conferma quale riferimento di eccellenza per questo tipo di terapie oncologiche”.

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