Donne e false accuse. Imputato per maltrattamenti alla moglie, ma lei manda un videomessaggio e nega tutto.
“Ti chiedo scusa, non è andata così”, racconta la donna nel video che aveva inviato al marito e che è stato portato in giudizio come prova dalla difesa.
Nel 2021 l’uomo viene accusato dalla moglie di maltrattamenti, ma nel 2023 lo stesso viene assolto dal GUP con formula piena.
Dice l’articolo: “Nel frattempo la coppia si è separata e lei non vive più in Italia. Dalla Cina la donna ha inviato un video all’ex marito in cui gli diceva: “Ti chiedo scusa, non è andata così”.
L’uomo era imputato per maltrattamenti, ma un video che la donna stessa gli aveva mandato è stato portato come prova dalla difesa per scagionarlo. All’esito del rito abbreviato lui è stato assolto dal giudice dell’udienza preliminare Andrea Rat perché il fatto non sussiste”.
L’articolo non dice se la coppia avesse dei figli. E’ un particolare importante in quanto la dinamica potrebbe celare una tattica diffusissima: lei scappa con i figli e sostiene di essere costretta a farlo poiché il coniuge è violento. Prima del processo passano due/tre anni ed il contesto abituale dei figli diventa il Paese nel quale sono stati trasferiti, diventa quindi superfluo il penale: il tribunale può anche accertare l’infondatezza delle accuse, anzi, può persino essere l’accusatrice a scagionare l’accusato, tanto ormai l’obiettivo è raggiunto: la sedicente vittima è all’estero con i figli e non torna più.
La notizia su ilrestodelcarlino.it