Caserta / Provincia. Società operante nel settore trasporti: la Finanza sequestra preventivamente un milione e 126mila euro.
accertato come la“fi.r.f’ nelle dichiarazioni abbia indicato, per il 2018, un credito d’imposta di euro 482.320,00 e, per il 2019, di euro 644.276,00, entrambi inesistenti.
In data 11 ottobre 2023, questa Procura ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta di questo Ufficio Giudiziario, dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere fino al valore pari al profitto illecito derivante dall‘evasione delle imposte II.DD., l’ennesima registrata su questo territorio, relative agli anni d’imposta 2018 e 2019 per un valore complessivo di circa euro 1.126.596,00 in relazione ad una società a responsabilità limitata operante nel settore del trasporto di merci su strada, con sede nella provincia di Caserta, nonché delle liquidità e dei beni nella titolarità e disponibilità del rappresentante legale della stessa.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta, sotto la direzione ed il coordinamento dei magistrati di questa Procura (Il Sezione di indagini, specializzata nella materia della c.d. criminalità economica), costituiscono l’epilogo di un’attività di controllo fiscale, eseguita nell‘anno 2022 nei confronti della predetta società, che ha consentito di rilevare la predisposizione di attività progettuali di ricerca e sviluppo, unicamente al fine di iscrivere nelle dichiarazioni dei redditi per gli anni d’imposta 2018 e 2019, crediti d’imposta riconosciuti quale ristoro dei costi sostenuti dall’impresa per le attività di ricerca e sviluppo in realtà risultati fittizi, per poi utilizzarli successivamente, tramite la presentazione telematica di diversi modelli F24, in compensazione delle imposte dovute dalla società.
In particolare, le attività di controllo hanno permesso di accertare come la“fi.r.f’ nelle dichiarazioni ai fini delle II.DD abbia indicato, per l’anno 2018, un credito d’imposta pari ad euro 482.320,00 e, per l’anno 2019, un credito d’imposta pari ad euro 644.276,00, entrambi risultati inesistenti.
Conseguentemente il legale rappresentante è incorso, con tali condotte, nella violazione della fattispecie delittuosa di “indebita compensazione” previste e punite rispettivamente dagli artt. 10 quater comma 2 del D.lgs. n. 74/2000.
Gli esiti della presente attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in stretta sinergia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale che altera anche le dinamiche di mercato e la corretta e leale concorrenza tra le imprese.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità.