19 novembre la “Giornata Internazionale dell’uomo”: anche i diritti degli Uomini e dei Ragazzi sono diritti umani. VIDEO.
Nei media e Tv non solo notizie di reato e modelli maschili negativi, non solo celebrità di cinema, sport e politica. Ma anche e soprattutto persone e lavoratori di tutti i giorni che vivono vite rispettabili e oneste. VIDEO.
La Giornata Internazionale dell’uomo, oggi 19 novembre.
Anche i diritti degli uomini e dei ragazzi sono diritti umani. Una giornata nata nel 1999 in Trinidad e Tobago ed oggi supportata da molti gruppi e istituzioni, tra cui l’ONU e L’UNESCO, celebrata in oltre 60 Stati nel mondo.
Le linee guida. Nei media e Tv non solo notizie di reato e modelli maschili negativi, non solo celebrità di cinema, sport e politica. Ma anche e soprattutto persone e lavoratori di tutti i giorni che vivono vite rispettabili e oneste.
Celebrare i contributi positivi dell’uomo in società, famiglia, verso i figli e l’ambiente. Diventare più consapevoli, migliorare la salute psicologica, fisica e spirituale di Uomini e Ragazzi.
Riconoscere e parlare delle discriminazioni che subiscono gli uomini: sulla salute, nell’educazione, nei tribunali, sui media, in famiglia, nelle aspettative sociali. Migliorare le relazioni tra uomo e donna, promuovendo l’uguaglianza civile, comprensione e mutuo aiuto.
Contributare ad un mondo migliore dove le persone possano crescere serenamente e raggiungere il loro potenziale in sicurezza. “Aiutiamo gli uomini ad avere una vita più lunga, felice ed in salute. Uomini migliori significa un contributo ad una società migliore”.
Quali sono i 5 punti chiave della Giornata dell’uomo?
1 – Migliorare l’aspettativa di vita dell’uomo. In Europa i tassi di mortalità dell’uomo sono superiori a quelli delle donne per tutte le cause di morte. In tutto il mondo l’aspettativa di vita dell’uomo è minore. I maschi non sono geneticamente programmati per morire prima. È semplicemente la peggiore qualità di vita cui sono sottoposti.
2 – Aiutare gli uomini a chiedere e ricevere aiuto. I suicidi fanno più vittime delle guerre. Ogni anno 750.000 si tolgono la vita, oltre 2/3 sono maschi. In tutto il mondo gli Uomini ed i Ragazzi hanno maggiori difficoltà di essere aiutati per problemi mentali ed emotivi.
3 – Accesso all’educazione ed allo studio. La maggior parte degli abbandoni scolastici sono maschili. Scarsa educazione è collegata con cattiva salute, disoccupazione, povertà, delinquenza, disgregazione familiare, solitudine ed emarginazione.
4 – Rifiutare la tolleranza della violenza verso gli Uomini e i Ragazzi. Ogni anno 500.000 persone muoiono a causa di violenze: 4 su 5 sono Uomini e Ragazzi. Ci sono tante campagne contro la violenza sulle donne, ma nessuna contro la violenza sugli Uomini ed I Ragazzi.
5 – Promuovere la paternità ed i modelli maschili. La paternità gioca un ruolo fondamentale nella crescita e nella felicità dei figli. Assicuriamoci che le istituzioni garantiscano ai figli il diritto ad avere un padre, e che supportino i padri perché possano fare il meglio per i loro figli.
Perché ancora tolleriamo un mondo dove ragazzi e giovani uomini vengano mandati in guerra? Quali azioni concrete possono aiutare gli Uomini ed I Ragazzi a vivere in un mondo meno violento?
Siamo felici di essere uomini. Privilegiati di avere padri, nonni, figli, fratelli, e per il dono maschile in favore dell’Umanità, oggi e nella storia. Diamo ai ragazzi scelta e dignità.
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