Donne assassine. Si getta dalla finestra di un nono piano con la figlia di 6 anni in braccio, Giulia Lavatura interrogata: “Wendy mi ha detto, no mamma, non farlo”.

“Volevo uccidermi e non volevo che mia figlia rimanesse senza di me”. Wendy mi ha detto, no mamma, non farlo”.
Donna uccide la propria figlia lanciandosi con lei dal nono piano di una palazzina: Giulia Lavatura Truninger è stata sentita dagli inquirenti all’ospedale Bufalini di Cesena dove si trova tutt’ora ricoverata, alternando momenti di lucidità a lacrime e disperazione: la donna, 41 anni, sarebbe fuori pericolo di vita ma intanto ha compiuto un insano gesto, buttandosi come detto nel vuoto, con in braccio la piccola di soli 6 anni ed il cane di famiglia, a Ravenna.
Purtroppo per la figlia Wendy, non c’è stato nulla da fare che ed è spirata sul colpo per le conseguenze dell’impatto. Lei invece si è miracolosamente salvata, probabilmente perchè la sua caduta è stata parzialmente attutita dal ponteggio appositamente allestito dalla ditta edile che proprio a quella struttura stava effettuando dei lavori.
E’ stata sentita dal Pm Stefano Stargiotti, dal dirigente della squadra Mobile Claudio Cagnini, dal responsabile della Pschiatria e dall’avvocato difensore Massimo Ricci Maccarini, alternando il pianto alle parole ma avrebbe risposto a tutte le domande. Si attende ora l’udienza di convalida dell’arresto per omicidio aggravato e uccisione di animale, visto che nella caduta ha portato con sé anche il cagnolino. La donna era seguita da un decennio da un centro di salute mentale di Ravenna: avrebbe sospeso nelle ultime settimane l’assunzione dei farmaci per la cura del suo disturbo psichico.
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