Donne e false accuse. Direttore di supermercato assolto dalle accuse di minacce ad una sua ex dipendente perché il fatto non sussiste.
i fatti ad Alife… ma si, tanto “denunciare è di moda” (cit. il Messaggero, 2 marzo 2024). Attriti di lavoro, vendetta tramite denuncia infondata.
Assolto perché il fatto non sussiste. Si conclude positivamente per F.C. il procedimento penale a suo carico. Il giudice del tribunale di S. Maria C.V. ha emesso sentenza di assoluzione per l’imprenditore di Sessa Aurunca perché il reato a lui ascritto non sussiste.
Direttore di un noto supermercato di Alife, era stato accusato da una ex dipendente di essere stata minacciata di morte. F.C. è riuscito a dimostrare la sua innocenza rispetto alla denuncia che la donna aveva presentato presso la Procura di S. Maria C.V.
La donna, escussa dalla Procura e dalla difesa dell’imputato, confermava di essere stata minacciata più volte, nello specifico in tre occasioni, e che a distanza di mesi il direttore l’avrebbe anche minacciata. di morte mimando il taglio della testa. Durante l’escussione la denunciante dapprima riferiva di aver avuto problemi solo con il direttore amministrativo e con l’amministratore, riferendo al tribunale che gli stessi le avevano inflitto una sanzione di 50mila euro, ma pochi istanti dopo durante il controesame della difesa veniva smentita poiché emergeva che il procedimento penale contro l’amministratore del supermercato era stato già archiviato dal gip del tribunale e nessuna multa di 50mila euro le era stata comminata poiché si trattava soltanto una contestazione disciplinare in quanto per una sua condotta negligente aveva fatto scadere dei prodotti.