PIGNATARO MAGGIORE. Bimbo sbranato dai pitbull, i cittadini del paese insorgono: “Noi qui quei cani non li vogliamo”.

Totò e Pablo non sono ben accetti nella struttura di Pignataro Maggiore: sono ancora sotto sequestro sanitario ed amministrativo da Asl e Procura di Salerno. Il Sindaco Magliocca: “preoccupazione eccessiva”.

Sdegno e paura i sentimenti che stanno vivendo in queste ore i cittadini di Pignataro Maggiore, dopo la decisione dell‘ASL di Salerno di trasferire nella locale struttura “Dog’s Town”, lungo la strada Casilina, i due cani di razza pitbull che hanno sbranato il piccolo di soli 13 mesi, Francesco Pio D’Amaro, aggredendolo dapprima quando era in mano allo zio, quindi successivamente quando è stata la madre a prenderlo in braccio, dopo aver sentito delle urla strazianti da casa dei vicini. Anche madre e zio, difatti, sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del 118, purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare.

L’aggressione nei pressi di Eboli, nel salernitano, dove il piccolo viveva con la famiglia. Quindi la disposizione del trasferimento a Pignataro Maggiore, struttura che ospita tutti gli animali del salernitano.

“Non vogliamo quegli animali pericolosi nel nostro Comune – continuano a ripetere dalla cittadina del casertano – perlopiù in un canile dove portiamo anche i nostri cani“. Per poi aggiungere: “Una delle strade preferite da chi pratica jogging non è lontana dal canile – aggiungono – potrebbe succedere di tutto“. Sul punto il Sindaco Giorgio Magliocca, anche presidente della Provincia di Caserta, tenta di smorzare i toni, parlando di “preoccupazione eccessiva. La struttura è lontanissima dal centro abitato e comunque ben recintata”.

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