Venafro. Costituzione di un Polo Unico ospedaliero Isernia-Venafro, la proposta lanciata dal Comitato S.S. Rosario.
“Il modello organizzativo di un Polo Unico – fanno sapere dal Comitato- è stato realizzato già tra gli ospedali di Frosinone ed Alatri, che oggi lavorano con perfetta integrazione. Succede a due passi da Venafro, nel vicino Lazio”.
Il Comitato SS Rosario chiede un confrontarsi per un’idea nuova di ospedale, fondato su un progetto minimo di ospedale, la costituzione di un Polo Unico Isernia-Venafro, e magari coinvolgendo la Pia Unione, per realizzare una RSA. Anche nel Consiglio comunale ultimo di Venafro è stato espressamente chiesto un ” Piano Minimo”, in cui è prevista l’attivazione del Day Surgery ( ricovero di un solo giorno), con sale operatorie efficienti e pronte a tutti interventi chirurgici di tipo ambulatoriale. In città rimarrebbe un Pronto Soccorso con annessa Rianimazione, che in ospedale ha funzionato fino al 2011 in un locale attrezzatissimo e con macchinari all’avanguardia. Viene prevista l’offerta di tutti i laboratori, la Tac, la lungodegenza e la Riabilitazione. Quest’ultima da potenziare ed allargare anche per la pregevolezza e consistenza dei macchinari. Il mantenimento di una sala attrezzata di Chirurgia al SS. Rosario serve anche in caso malaugurate e gravi emergenze che si dovessero verificare al Veneziale di Isernia, che ha una struttura ” vulnerabile” alle scosse sismiche. Il modello organizzativo di un Polo Unico– spiegano gli uomini del Comitato- è stato realizzato già tra gli ospedali di Frosinone ed Alatri, che oggi lavorano con perfetta integrazione. Succede a due passi da Venafro, nel vicino Lazio. Il Comitato allega al direttore Pirazzoli le relazioni tecniche sugli ospedali di Venafro ed Isernia, che attengono alla sicurezza ed agibilità delle due strutture. Anche per dimostrare che l’ospedale venafrano, da analisi ripetute e certificate, risulta perfettamente in regola con le norme e le leggi sulla sicurezza generale ed antisismica Intanto il Comitato suggerisce un Tavolo Tecnico per superare la situazione di stallo in cui si ritrovano tutti. Di fatto oggi il SS. Rosario è un ospedale congelato da una sentenza del Tar Molise, dove nessuno può toccare nulla, in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale. Il Comitato, una volta attuato un progetto di ” Piano Minimo” voluto anche dall’assise venafrana, ritiene che Ortopedia dovrebbe essere spostata ad Isernia. Ed anche quest’ultima disponibilità fa pensare all’attivazione di un Tavolo Tecnico, che riesca a trovare una sintesi comune. Di fatto la nuova idea di ospedale, avanzata dal Comitato SS Rosario a firma del presidente Gianni Vaccone, può andar bene a tutti e soprattutto alla Regione Molise, ed al governatore Paolo Di Laura Frattura ed ai rappresentanti eletti nella Provincia di Isernia e nel venafrano. La proposta del Comitato attende solo una risposta e la convocazione dei rappresentati stessi. Ma l’impressione generale è che le acque stagnanti intorno al SS Rosario siano state mosse con un progetto assai attraente. Ora la palla e la parola passano prima a Pirazzoli e poi alla Regione Molise, che deve decidere e legiferare.