ALIFE. Aumenta la microcriminalità in paese, ma l’amministrazione comunale il fenomeno se lo lascia “scivolare” addosso.

Anche durante l’impressionante ondata di furti di mesi fa nessuna azione specifica di contrasto è stata programmata dall’amministrazione comunale, costringendo di fatto i cittadini a subire passivamente il fenomeno.

Dai continui furti al cimitero comunale lungo Via De Gasperi ai furti in paese, in pieno giorno ed in pieno centro, scovati dai Carabinieri: una micro criminalità in continuo aumento ma a quanto pare il fenomeno sembra “scivolare” addosso all’amministrazione comunale.

I furti al cimitero continuano con una regolarità impressionante: l’ultimo in ordine di tempo ha visto oggetto uno zaino bianco portato via da ignoti ad una donna che lo aveva lasciato all’interno della sua vettura parcheggiata nello spazio antistante il camposanto, il tempo necessario per far visita ai propri defunti.

Un fenomeno, questo dei furti al cimitero, che si è verificato diverse anche in un recente passato, come testimoniato da diversi utenti che li hanno segnalati.

Ma furti si sono verificati di recente anche in paese, in pieno centro ed in pieno giorno: protagoniste recentemente 4 donne, poi arrestate dalle forze dell’ordine che erano da tempo sulle loro tracce, che hanno preso di mira un negozio del centro cittadino, intercettate anche grazie alle immagini registrare dalle telecamere di video sorveglianza. Allertati i carabinieri, hanno difatti notato due donne con un carrello della spesa stracolmo di merce, uscire dai tornelli d’ingresso a battenti automatici del negozio (nella circostanza tenuti aperti da altre due complici) per poi, assieme a quest’ultime, dirigersi velocemente verso una vettura, nello specifico una Fiat 500, parcheggiata poco distante.

Mentre i carabinieri si avvicinavano per identificarle e per accertare se avessero regolarmente pagato la merce nel carrello, una delle quattro donne, ritenendo che un bambino le stesse riprendendo con il telefono cellulare, ha prima inveito contro di lui e poi aggredito la madre sferrandole un violento calcio all’addome.

Nello stesso frangente un’altra delle 4 donne fermate, nel tentativo di disconoscere come proprio o delle “amiche” il carrello con la merce, con un calcio lo ha ribaltato facendo cadere la merce a terra. Bloccate, con l’ausilio dell’equipaggio del radiomobile giunto in supporto dei colleghi della Stazione, sono state condotte in caserma.

Le donne, una 22enne, una 24enne, una 25enne e una 44enne, sono tutte di Mondragone, ed erano uscite dall’esercizio commerciale senza passare per le casse. La merce recuperata consistente in cosmetici del valore di 1.160,00  euro, è stata restituita all’avente diritto.

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