Macerata Campania, Sull’ipotesi doppia festa di Sant’Antuono, don Rosario Ventriglia: “Il nostro popolo non è una giungla”.
“Noi tutti facciamo parte del popolo. Il popolo ha i suoi rappresentanti: il sindaco, autorità civile; il parroco, autorità ecclesiastica; il comandante, autorità dell’ordine pubblico, ecc.”. Così inizia il post scritto, oggi pomeriggio, dall’abate curato della chiesa di San Martino Vescovo di Macerata Campania, Rosario Ventriglia, custode del culto di “Sant’Antuono”.
Don Rosario è intervenuto sull’ipotesi sventurata che possano essere organizzate due feste in onore del santo, una autentica e una sotto una parvenza religiosa: “Ad esempio – prosegue il sacerdote – si può organizzare una festa di un santo mettendosi contro l’autorità ecclesiastica? Significherebbe volersi nascondere sotto parvenza religiosa”.
Quindi, l’affondo di Ventriglia: “Coloro che assumono un compartimento senza rispetto delle autorità che rappresentano il popolo, hanno bisogno di un contesto tipo giungla o di un luogo selvaggio. Anche se queste cose non le diciamo più, non significa che sono passate di moda. Alcuni hanno un ruolo in realtà ecclesiastiche – conclude l’abate curato – l’autorità ecclesiastica non interverrà, ma non è un incoraggiamento”.