Casale di Carinola. “Viva il Vescovo, anche se Juventino”: manifesto ironico di benvenuto al nuovo Vescovo della diocesi di Sessa Aurunca da parte dei fedeli.
Addirittura un bambino sull’altare gli ha portato in dono un gagliardetto: un autentico affronto per la cittadinanza sportiva locale. I componenti del comitato festeggiamenti sono infatti tutti tifosi del Napoli Calcio, ma hanno comunque digerito questa confessione da parte del Vescovo.
Ironico manifesto di benvenuto al nuovo Vescovo lo fanno affiggere i tifosi, non solo religiosi ma anche calcistici, a Casale di Carinola, ad un passo da Sessa Aurunca. C’è fede e fede, dunque. Quella che porta in pellegrinaggio i devoti anche con il freddo di questi giorni e quella calcistico, che da queste parti si tinge doverosamente di azzurro, quello napoletano ovviamente. Ad accogliere il vescovo della diocesi di Sessa Aurunca Orazio Francesco Piazza, nel piccolo santuario di periferia di San Paolo apostolo, fra i borghi di Casale di Carinola, non sia stato quest’anno il tradizionale cartello “Viva il vescovo”, ma un più colorito “Viva il vescovo anche se juventino”. Chiaro il riferimento alla squadra calcistica di Torino, quella in bianco e nero, perché da queste parti l’odio (ma solo quello calcistico) con la squadra bianconera si taglia a fette: in ogni angolo di strada ci sono infatti bandiere e sostenitori del Napoli calcio. L’idea è venuta al comitato festeggiamenti costituito, appunto, esclusivamente dai tifosi della squadra di Higuain e Hamsik, e che ha voluto esprimere la propria simpatia per il vescovo sottolineando che, nonostante la professata fede juventina, hanno messo da parte questi sfotto sottolineando che la sua presenza in paese è comunque gradita. Il Vescovo infatti si era fatto scappare che la Juventus era la squadra che aveva nel cuore, e lo aveva fatto nella sua prima messa celebrata in paese. Addirittura un bambino sull’altare gli portò in dono un gagliardetto: un autentico affronto per la cittadinanza sportiva locale.