ALIFE. Autonomia differenziata e malefatte del Palazzo: la controreplica del prof. Pace al dr. Zeppetelli.

“Replica pacata al conterraneo e coetaneo del Sannio Alifano… il colto Sindaco Guadagno espresse parere negativo... i 4 mila euro (mensili) spesi per rinforzare il servizio telematico

di Giuseppe Pace

“Mi gratifica avere con Alife un legame sia pure, a volte, apparentemente polemico. Invece è sintomo di profondità storica che Alife ha più di altri comuni del Sannio Alifano e più ancora del capoluogo piedimontese – la nota del prof. Giuseppe Pace.

Chiamare Piedimonte Matese e non più d’Alife fu un errore dettato dal campanilismo ed essendo più popolato d’Alife vinse indisturbato anche se il colto Sindaco Guadagno espresse parere negativo – aggiunge.

A Milano il palazzo municipale, il popolo lo definisce spesso il Palazzaccio e vox popoli vox dei! Gentile e garbato coetaneo e conterraneo del Sannio Alifano, le voglio precisare senza polemizzare, la mia proposta di far dare, dalle 15 regioni ordinarie, 500 euro al mese ai genitori degli studenti minorenni che optano per la scuola libera rispetto alla statale o regionale, cade nel vuoto ideale dei politici anche leghisti guidati da mezze tacche populiste e nullafacenti, senza alcuna professione praticata.

Deduco che il sistema socio-economico italiano peggiorerà con l’autonomia differenziata ed in particolare la regione metterà le mani sulla scuola con nomina di personale docile al sistema elettorale locale. Il rischio dell’accentuazione di differenze regionali sulle 23 materie, invece, può essere visto come un tentativo alla competizione dentro e fuori la singola regione.

Basta con le valutazioni Invalsi, bastano quelle più serie dell’Ocse anche se valuta male le scuole poste in territori tra più regioni come per il Polesine o il Sannio, dove l’area alifana avrebbe almeno 10 punti più elevati della Campania metropolitana.

L’autonomia differenziata non potrà mai uniformare né eguagliare differenze ineliminabili per natura e cultura. L’Autonomia potrebbe far competere e migliorare i servizi, quello dell’istruzione in modo speciale, dove l’ indifferenza al servizio erogato è troppo elevata come in Veneto, dove una preside vietò a uno studente maggiorenne con febbre alta di uscire dal liceo statale!

Altro che baronie burocratiche al Sud, al Nord potrebbe essere peggiore l’ autonomia differenziata che si sposa con il ribellismo fiscale connaturato nel ceto mercantile e ragionieristico, dove abbondano raggiri di fatturazioni sibilline!

Qua la mafia tangentizia e fiscale è più elevata di quella grezza e tradizionale meridionale. Ecco perchè ci vorrebbe la Repubblica di Platone! In essa gli intellettuali vanno al governo della res publica per direzionarla a fin di bene e non solo per arricchirsi e fare arricchire gruppi di potere.

Ad Alife, un uomo di scienza, che si interessa pure  di sociale, ciò è un merito indubbio, ha ragione quando vede l’origine della Lega in riti celtici, io la vedo anche in riti protestanti luterani di ribellismo fiscale al potere centralizzato a Roma, non a San Pietro, ma al parlamento repubblicano.

In merito alla determina municipale d’Alife perché dovrei essere io a informare gli organi di controllo competenti se già Matese New Informazione lo ha fatto rendendo pubblico il problema? Lei poteva solo ribadire anche la mia condivisione allo sforzo del media coraggioso, invece preferisce agire alla pilatesca abitudine degli intellettuali residenti al Sud.

Tipico della cultura svenduta a partiti del centralismo democratico per non dire putiniano come i voti avuti dal partito a guida di una figlia del ceto medio alto che parla di poveri, di caporalato, di rifugiati, senza aver mai maturato esperienze dirette, vivendo in quegli ambienti. Ma che il ceto dei borghesi abbienti si interessi dei poveri anche il Sannio Alifano ne ha avuti di eclatanti come i capi della Banda del Matese che nel 1877 seminarono odio di classe al popolo ingenuo letinese e gallese.

Sia Malatesta che Cafiero erano ricchi che parlavano ai poveri dei loro diritti e li incitavano alla ribellione per poi governarli. Per i 4 mila euro (mensili) spesi per rinforzare il servizio telematico del Municipio d’Alife, se l’organo o gli organi inquirenti non intervengono, può significare che rispettino l’autonomia differenziata già esistente nel potere locale comunale, non nel cittadino che applica, opera ed invoca la norma di cui all’art. 4 della Costituzione è tracciato il principio del dovere del singolo, tenuto a contribuire, con la propria attività, al progresso materiale e spirituale della società – conclude Pace.

La nota del prof. Pace

La replica del dr. Zeppetelli

Il POST della discordia

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