ALIFE / PIEDIMONTE MATESE. Presunto crollo del soffitto in una classe dell’ex IPIA, la scuola costretta di nuovo a smentire.
La scuola “invita alla massima attenzione riguardo alle fonti di informazione e a diffondere solo notizie verificate per evitare inutili allarmismi“.
E si parla del solito giornale online (e del solito articolista), che stavolta ha addirittura parlato di “Crolla il soffitto in una classe. Alunni e docenti illesi” per poi parzialmente rettificare (nel titolo e nel contenuto) in “crolla intonaco soffitto in una classe”.
In realtà, a fare la smentita è dapprima lo stesso presunto genitore (o gruppo di genitori) che invia alle nostra redazione la notizia “bomba”:
per poi, a distanza di ore, la rettifica alla notizia stessa che aveva in precedente inoltrato (Ma perchè la stessa rettifica non è stata inviata anche, e soprattutto, allo stesso giornale online, l’unico, che ha pubblicato la notizia falsa ???)
La verità è che all‘Istituto Professionale (ex IPIA) di Alife non vi stato nè “crollo del soffitto” nè tantomeno “crollo di intonaco”. Neppure gli studenti erano in classe in quanto impegnati in altri eventi. Per finire, il distacco dell’intonaco è stato causato volontariamente.
Quindi, è la scuola stessa, dopo il presunto genitore (o gruppo di genitori) a spiegare i fatti come sono realmente andati.
“In merito alla notizia diffusa dal portale “Paese News” dal titolo “Alife – Paura al Professionale, crollo soffitto di una classe. Alunni e docenti illesi”, si precisa che l‘incidente descritto non è mai avvenuto.
A seguito di accurate verifiche da parte della Dirigenza e dell’Ente Provincia di Caserta, si è accertato che il giorno 3 dicembre 2024, mentre gli studenti delle classi quinte erano impegnati nell’evento promosso dal Comune di Piedimonte Matese, dal titolo “Che bel vaso! Quasi quasi lo rubo… E poi? I furti d’arte”, presso il Museo Civico “Raffaele Marrocco”, il professor Angelo Romano, Responsabile della Commissione Sicurezza dell’ISISS Piedimonte Matese, coadiuvato dal collaboratore scolastico Fernando Federico, ha notato un rigonfiamento dell’intonaco del soffitto di un’aula posta al primo piano della struttura”.
“Al fine di mettere in sicurezza il locale, è stato eseguito un distacco manuale dell’intonaco con un’asta. In tale circostanza, l’aula era vuota, poiché gli studenti erano fuori per l’evento“.
“Si invita alla massima attenzione riguardo alle fonti di informazione e a diffondere solo notizie verificate per evitare inutili allarmismi. Per ogni chiarimento, siamo a disposizione”.
Ed a corroborare la versione della scuola sono intervenuti diversi docenti in servizio nella stessa struttura alifana di Via Caduti sul Lavoro, che in questi mesi sta ospitando delle aule dell’Istituto Tecnico Industriale “Caso” (ora ISISS Matese).
Scrive una docente: “Ho letto l’articolo e desidero confermare categoricamente che martedì 3 dicembre non è accaduto nulla in nessuna classe. La classe 5 AI, in cui è caduto l’intonaco dal soffitto, come segnalato nel verbale di sopralluogo del 28 novembre 2024, non era presente in aula poiché era impegnata nell’evento al Museo Civico di Piedimonte. Inoltre, vorrei precisare che non abbiamo genitori con il cognome indicato nell’articolo, né alunni con il cognome Rossi. Pertanto, ritengo che si tratti di un nome falso. In considerazione di quanto accaduto, potrebbe essere opportuno valutare un’azione legale nei confronti del giornale per diffamazione. Cordiali saluti”.
Scrive un altro docente: “Vi invito a rettificare il post se volete recuperare un minimo di credibilità. Ma chi scrive queste stupidaggini ??? Sono un docente che il giorno 3 dicembre stava all’interno dell’istituto e non è successo nulla di quanto state ingiustamente affermando. Prima di gettare fango su una istituzione scolastica almeno abbiate la decenza di informarvi bene. Avete avuto il barbaro coraggio di scrivere che “”è crollata una parte del soffitto e che il crollo ha avuto ripercussioni su alte aule… Ma siete impazziti ??? Qualcosa del genere avrebbe portato alla immediata chiusura del plesso, cosa non avvenuta in quanto il vostro post è totalmente infondato. O forse confondere un piccolo distacco di qualche centimetro quadrato di intonaco per scrivere il titolone”.