ALIFE. Scandalo occupazione abusiva ex Scuola Agraria “Filippo Silvestri”: tutti assolti gli imputati dalle accuse di invasione di edificio altrui al fine di occuparlo e deturpamento ed imbrattamento di cose altrui.
Il Giudice Pacelli ha accolto la tesi difensiva (avv. Roberto Vitelli di Alife) che ha evidenziato la carenza dell’attività di accertamento svolta dalla Polizia Provinciale e l’insussistenza delle ipotesi di reati contestate agli imputati.
“Nella giornata del 8 luglio 2016 si è tenuta presso il Tribunale di S.Maria C.Vetere – Articolazione territoriale di Caserta, Giudice Dott. Giorgio Pacelli, l’udienza di discussione del procedimento penale n.5099/13 R.G.N.R. Mod. 21 e n.4845/14 Mod. 16, in cui comparivano come imputati i sigg.ri De Lullo Delfina Adelina, Sconcia Flaviano, De Lullo Odra, Auriemma Silvestro e Micheli Rina. Le gravi accuse rivolte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei confronti degli imputati erano quella di invasione di edificio altrui, al fine di occuparlo (art. 633 c.p.) e quella di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui (art. 639 c.p.). Nello specifico, i predetti erano accusati di aver, in concorso tra loro, invaso arbitrariamente degli appartamenti siti al piano terra e al primo piano dell’Istituto scolastico pubblico “Filippo Silvestri” di Alife, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto. L’ex Istituto Agrario “Filippo Silvestri” dall’anno 2004 è passato al patrimonio della Provincia di Caserta che, nel 2012, aveva eseguito accertamenti su tutti gli immobili provinciali, al fine di verificarne lo stato ed eventuali situazioni di occupazione abusiva. Il processo ha visto la celebrazione di tre udienze, nelle quali sono stati sentiti come testimoni i Responsabili e gli Agenti della Polizia Provinciale di Caserta, che avevano eseguito gli accertamenti, nonché il Responsabile del Settore Patrimonio e si è proceduto all’interrogatorio degli imputati. Il Giudice Dott. Pacelli, dopo la discussione del Pubblico Ministero e del difensore degli imputati, accogliendo la tesi difensiva che ha evidenziato la carenza dell’attività di accertamento svolta dalla Polizia Provinciale e l’insussistenza delle ipotesi di reati contestate agli imputati, ha pronunciato, ai sensi dell’art. 530 c.p.p., sentenza di assoluzione nei confronti di De Lullo Delfina Adelina, Sconcia Flaviano, De Lullo Odra e Auriemma Silvestro, perché il “il fatto non sussiste”, e nei confronti di Micheli Rina, perché “il fatto non costituisce reato”. Grande soddisfazione per il difensore di fiducia di tutti gli imputati, Avv. Roberto Vitelli di Alife”.